venerdì 19 Settembre 2025
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Bologna

Minori Fragili: Protezione, Futuro e Priorità Assoluta.

La crescente emergenza che coinvolge i minori in condizioni di vulnerabilità lungo la rete ferroviaria bolognese solleva interrogativi urgenti sulle attuali strategie di supporto e sulla frammentazione delle responsabilità istituzionali.
Il sindacato di polizia Siulp, con una lucidità derivante dalla quotidiana esposizione al campo, ha lanciato un allarme che va oltre la semplice constatazione di singoli casi: è un campanello d’allarme che denuncia una falla nel sistema di protezione dell’infanzia.
Negli ultimi giorni, le segnalazioni ricevute dalla Polfer hanno evidenziato una drammatica escalation di situazioni di disagio.

Si tratta di giovani, spesso in fuga da contesti familiari problematici o vittime di situazioni di precarietà economica, che si trovano a confrontarsi con la rete ferroviaria come unica via di fuga o, tragicamente, come luogo di transito in condizioni di grave malnutrizione e deprivazione affettiva.

L’episodio del ragazzo scomparso, le cui ricerche si sono concluse con la scoperta di un fisico provato dalla fame, e quello della minore straniera, apparentemente tutelata da una struttura educativa ma privata di un’alimentazione adeguata, sono solo la punta dell’iceberg di una realtà più ampia e complessa.

È lodevole l’impegno profuso dagli agenti della Polfer, che in assenza di risposte immediate da parte di altri servizi, si sono attivati personalmente per offrire assistenza, ricorrendo a risorse proprie per fornire un pasto caldo o un temporaneo riparo.

Questo gesto di umanità, pur essendo encomiabile, non può essere considerato una soluzione strutturale.
La gestione della vulnerabilità minorile non può essere delegata alla compassione individuale, ma richiede un intervento sistematico e coordinato.

Il Siulp denuncia un evidente “vuoto operativo” nel servizio Pris (Pronto Intervento Sociale) del Comune di Bologna, che sembra non intervenire in situazioni di disagio minorile che non rientrano nella definizione di MSNA (Minori Stranieri Non Accompagnati).
Questo criterio restrittivo, di fatto, esclude dalla tutela un numero significativo di minori in difficoltà, lasciandoli in balia di una rete di protezione insufficiente.
La richiesta del sindacato è perciò chiara e inequivocabile: è necessario istituire un protocollo operativo interistituzionale che coinvolga attivamente il Comune, la Regione, la Prefettura e il Governo.

Tale protocollo dovrebbe definire in modo preciso i ruoli e le responsabilità di ciascun ente, garantire un intervento tempestivo ed efficace in ogni situazione di disagio minorile, e prevedere percorsi di supporto personalizzati che tengano conto delle specifiche esigenze di ciascun minore.
La tutela dell’infanzia non è un atto di carità, come sottolinea con fermezza il segretario provinciale del Siulp, Pasquale Palma, ma un dovere giuridico e morale che impone a tutti gli attori istituzionali di collaborare per garantire a ogni minore il diritto a una vita dignitosa e un futuro di opportunità.
La rete ferroviaria non dovrebbe essere un luogo di sofferenza e di pericolo, ma un percorso sicuro verso un futuro migliore.
La priorità è garantire che i minori, fragili e indifesi, non siano lasciati soli ad affrontare le difficoltà, ma abbiano accesso a un sistema di protezione solido e affidabile.

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