venerdì 19 Settembre 2025
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Pozzolo, caso Rosazza: perizie contrastanti sul proiettile.

L’aula di giustizia a Biella è stata teatro di un’acuta disamina tecnica, con la comparizione di periti nominati dalle parti in causa nel controverso caso di Rosazza, che vede imputato l’onorevole Emanuele Pozzolo.
La vicenda, nata da un tragico evento di Capodanno che ha visto il giovane Luca Campana riportare ferite, continua a generare interrogativi complessi, incentrati principalmente sulla natura del proiettile che ha causato le lesioni.
La ricostruzione degli eventi si fonda sull’analisi forense di un munizionamento specifico, caricato in una mini pistola presumibilmente in suo possesso al momento dello sparo.

La divergenza di interpretazioni tra l’accusa, rappresentata dalla Procura della Repubblica, e la difesa, guidata dall’avvocato Andrea Corsaro, si concentra proprio sulle caratteristiche di tale munizione.

La Procura insiste sulla potenziale natura “ad espansione” del proiettile, un tipo di munizione soggetta a rigorose restrizioni nell’uso civile, quasi sempre riservata a contesti specialistici e altamente regolamentati.
Questa qualificazione, qualora confermata, comporterebbe conseguenze legali di maggiore gravità per l’imputato.

Al contrario, i consulenti tecnici della difesa sostengono che i proiettili analizzati rientrano nella legalità, contestando l’interpretazione della Procura sulla loro conformazione e sulle loro proprietà balistiche.

La loro argomentazione si basa su una diversa valutazione delle caratteristiche costruttive e del potenziale comportamento del proiettile durante l’espulsione e l’impatto.
L’esame dei periti, ciascuno con le proprie competenze e metodologie, ha delineato un quadro tecnico complesso, evidenziando le difficoltà intrinseche nell’accertamento definitivo della natura del munizionamento e, conseguentemente, sulla potenziale rilevanza penalmente attribuibile all’evento.

La valutazione complessiva dei risultati peritali, unita ad altri elementi di prova, sarà cruciale per la ricostruzione accurata della dinamica dei fatti.

La prossima fase del processo, prevista per il mese di ottobre, vedrà l’interrogatorio diretto dell’onorevole Pozzolo e la successiva discussione finale, durante la quale le parti esprimeranno le loro conclusioni, basate sull’insieme delle evidenze raccolte, compresi i risultati delle perizie, le testimonianze e gli altri documenti processuali.

La sentenza, attesa con trepidazione, definirà le responsabilità in merito a un evento che ha profondamente segnato la comunità di Rosazza e sollevato interrogativi di ampia portata in materia di sicurezza, possesso di armi e interpretazione delle norme balistiche.

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