04 agosto 2024 – 11:45
Il Tribunale Amministrativo Regionale del Piemonte ha espresso una netta condanna nei confronti della revoca delle misure di accoglienza nei confronti di un migrante curdo, giudicandola incompatibile con i principi fondamentali di rispetto della dignità umana che lo Stato è tenuto a garantire. Il giovane migrante, arrivato in Italia nel 2021 e richiedente asilo, si era visto revocare le misure d’accoglienza e costretto a dormire per strada dopo aver lasciato un centro di accoglienza a Torino. La decisione del Prefetto di revocare le misure era stata notificata al giovane presso la stazione di Novara il 22 settembre 2023.Tuttavia, il Tar del Piemonte ha annullato tale provvedimento prefettizio, imponendo all’amministrazione di rivalutare la posizione del ricorrente nel rispetto dei suoi diritti e delle direttive europee in materia di asilo e protezione internazionale. Il giovane migrante aveva trascorso un periodo al Cas di Alpignano prima di essere trasferito nella struttura di viale Thovez, dove si erano verificate alcune situazioni conflittuali con lo staff.Nonostante ciò, i giudici amministrativi hanno sottolineato l’importanza di garantire al richiedente asilo condizioni dignitose e rispettose dei suoi diritti umani, ribadendo che costringerlo a dormire per strada non è accettabile. La decisione del Tar rappresenta quindi un importante riconoscimento dei principi fondamentali che devono guidare l’azione dello Stato nei confronti dei migranti in cerca di protezione internazionale.
