venerdì 19 Settembre 2025
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Torino Capitale dell’Immagine: Arriva World Press Photo 2025

La prestigiosa World Press Photo Exhibition 2025 approda a Torino, un evento di portata globale che, per il nono anno consecutivo, trasforma la città in un cruciale punto di convergenza tra arte, giornalismo e impegno civile.
Allestita nell’affascinante ipogeo della Rotonda del Talucchi, annessa all’Accademia Albertina delle Belle Arti (Via Accademia Albertina, 6), la mostra accoglierà 144 immagini selezionate tra le 59.320 partecipanti provenienti da ben 141 nazioni, testimonianza di un concorso che ha coinvolto 3.778 fotografi.

Più che una semplice esposizione fotografica, l’edizione 2025 rappresenta un’immersione profonda nel tessuto complesso del nostro tempo.
Le opere vincitrici della 68a edizione del concorso, provenienti dalle più autorevoli testate internazionali – New York Times, Washington Post, Der Spiegel, Time, France Presse, Associated Press, Reuters, Tass – narrano storie potenti e spesso scomode, che spaziano dai conflitti armati agli intricati processi di disordine politico, dalla drammatica escalation della crisi climatica alle perigliose rotte dei migranti.

Queste immagini non sono semplici documentazioni, ma potenti strumenti di narrazione visiva che sollecitano una riflessione critica e consapevole sulle sfide che definiscono la nostra epoca.

L’esposizione si configura quindi come un’esperienza intellettuale, un viaggio emotivo attraverso le emergenze globali, un invito a comprendere la condizione umana al di là delle barriere geografiche e culturali.
L’organizzazione, curata da Cime, Ambassador Italia della World Press Photo Foundation di Amsterdam, testimonia l’impegno a promuovere una cultura dell’informazione visiva, riconoscendone il ruolo cruciale nel dibattito pubblico.
L’apertura al pubblico è prevista per il 19 settembre alle ore 16:00, e l’evento, sotto il patrocinio della Città di Torino, sarà arricchito da un ciclo di conferenze dedicate alla fotografia e ai temi cruciali dell’attualità, ampliando l’offerta culturale e stimolando un dialogo costruttivo tra pubblico e professionisti.

Come sottolinea Vito Cramarossa, direttore di Cime, l’iniziativa si pone come “un servizio pubblico”, un impegno a offrire uno sguardo lucido e internazionale sulle storie che plasmano il nostro presente, alimentando la consapevolezza e promuovendo un futuro più equo e sostenibile.

La mostra si conferma quindi un elemento imprescindibile del panorama culturale torinese e un punto di riferimento per chiunque desideri approfondire la comprensione del mondo che ci circonda.

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