sabato 20 Settembre 2025
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Trieste

Formazione Volontari: Investimento di 2 Milioni per la Protezione Civile

Inaugurata questa mattina presso la sede della Protezione Civile una serie di iniziative formative dedicate ai volontari, in linea con il cronoprogramma stabilito dalla Delibera Regionale del 4 settembre scorso, che definisce il Piano Formativo Triennale 2025-2027.

Questo impegno rappresenta un investimento strategico nel tessuto sociale regionale, riconoscendo il ruolo cruciale dei volontari nella gestione delle emergenze e nella resilienza territoriale.

Il programma di formazione, articolato in moduli specifici, non si limita all’acquisizione di competenze operative, ma pone un’enfasi particolare sulla sicurezza personale dei volontari impegnati in attività spesso complesse e rischiose.
Si tratta di un approccio olistico che mira a garantire non solo l’efficacia dell’intervento in situazioni di crisi, ma anche il benessere e l’integrità fisica e psicologica di coloro che vi partecipano.
La prima sessione formativa coinvolge un gruppo di sessanta volontari, un nucleo iniziale che darà il via a un percorso più ampio, con l’ambizioso obiettivo di formare complessivamente quattromila volontari entro la conclusione del triennio.

Questo numero riflette l’importanza strategica che la Regione attribuisce al rafforzamento del sistema di volontariato, elemento imprescindibile per la protezione della collettività.

L’Assessore Regionale alla Salute e alla Protezione Civile, Riccardo Riccardi, ha sottolineato come questo investimento, pari a due milioni di euro distribuiti nell’arco dei tre anni, costituisca una manifestazione tangibile dell’impegno della Regione a valorizzare il capitale umano, inteso come risorsa fondamentale per la sicurezza e la coesione sociale.

L’iniziativa va oltre la semplice formazione tecnica; mira a creare un corpo di volontari preparati, consapevoli del proprio ruolo e capaci di operare in sinergia con le istituzioni e le altre componenti del sistema di protezione civile.
Si prevede l’introduzione di nuove metodologie didattiche, che includono simulazioni di emergenza, workshop interattivi e percorsi di specializzazione in aree specifiche, come il soccorso in aree montane, la gestione dei rifiuti in caso di calamità e la comunicazione di crisi.

Il piano formativo è concepito come un processo dinamico, capace di adattarsi alle evoluzioni del rischio e alle nuove esigenze del territorio, garantendo un costante aggiornamento delle competenze e una risposta efficace alle sfide future.

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