Il prossimo lunedì si prefigge di celebrare una giornata di riflessione globale: la Giornata Mondiale Senza Auto.
Più che una semplice astensione dalla guida, l’iniziativa si configura come un invito urgente a riconsiderare il nostro rapporto con la mobilità e le sue implicazioni ambientali, sociali ed economiche.
Nata come un’azione simbolica, la Giornata Mondiale Senza Auto ha assunto nel tempo una risonanza sempre maggiore, trasformandosi in un’occasione per stimolare un dibattito costruttivo e promuovere alternative sostenibili.
L’uso massiccio dell’automobile, seppur indiscusso motore di progresso e sviluppo economico, ha innescato una serie di problematiche complesse e interconnesse.
L’impatto ambientale è forse la conseguenza più evidente e preoccupante.
Le emissioni di gas serra derivanti dalla combustione di carburanti fossili contribuiscono in modo significativo al cambiamento climatico, con ripercussioni drammatiche sugli ecosistemi e sulle comunità umane.
L’inquinamento atmosferico, a sua volta, ha un impatto diretto sulla salute pubblica, aumentando l’incidenza di malattie respiratorie e cardiovascolari.
La dipendenza dal petrolio, inoltre, alimenta conflitti geopolitici e fragilità economiche.
Ma la questione non si limita all’ambiente.
La priorità data all’automobile ha profondamente rimodellato le nostre città, favorendo l’espansione urbana incontrollata, la frammentazione sociale e la riduzione degli spazi pubblici dedicati ai pedoni e alle attività comunitarie.
Il traffico congestionato genera stress, spreco di tempo e riduzione della produttività.
L’incidentalità stradale, con i suoi costi umani ed economici, rappresenta un dramma silenzioso e persistente.
La Giornata Mondiale Senza Auto non intende demonizzare l’automobile in sé.
Riconosce il suo ruolo storico e la sua utilità in determinate circostanze.
Tuttavia, auspica una revisione critica del modello di mobilità dominante, promuovendo la ricerca e l’adozione di soluzioni innovative e responsabili.
Tra queste, spiccano:* Trasporto pubblico efficiente e accessibile: Investimenti in reti di trasporto pubblico di alta qualità, che colleghino efficacemente le aree urbane e rurali, rendendo l’auto meno indispensabile.
* Mobilità dolce: Incentivare l’uso della bicicletta e del camminare, attraverso la creazione di piste ciclabili sicure, zone pedonali e infrastrutture adatte.
* Veicoli elettrici e a basse emissioni: Promuovere la transizione verso una flotta di veicoli a emissioni zero o ridotte, alimentati da fonti di energia rinnovabile.
* Car sharing e ride sharing: Favorire la condivisione delle auto, riducendo il numero di veicoli in circolazione e ottimizzando l’utilizzo di risorse.
* Pianificazione urbana sostenibile: Progettare città più compatte, con servizi e attività commerciali accessibili a piedi o in bicicletta, riducendo la necessità di spostamenti in auto.
* Telelavoro e smart working: Sostenere la diffusione del lavoro a distanza, diminuendo il pendolarismo e le emissioni associate.
La Giornata Mondiale Senza Auto è quindi un appello all’azione, un’opportunità per sperimentare una realtà alternativa, per immaginare un futuro in cui la mobilità sia sinonimo di sostenibilità, equità e benessere collettivo.
Non si tratta solo di non guidare per un giorno, ma di intraprendere un percorso di cambiamento profondo e duraturo.