07 agosto 2024 – 02:45
Il professor Mauro Salizzoni, rinomato esperto di trapianti di fegato, si distingue per la sua lunga e illustre carriera che lo ha portato a operare in diverse parti del mondo. Dopo aver ottenuto la laurea a Torino nel 1973, ha iniziato il suo percorso professionale tra Parigi, Hanoi e Bruxelles. In particolare, durante il periodo trascorso in Vietnam tra il 1983 e il 1984, ha avuto l’opportunità di specializzarsi con Nguyen Duong Quang, apprendendo tecniche straordinarie come la divisione dei fegati da trapiantare direttamente con le mani.La sua esperienza in Vietnam è stata caratterizzata da situazioni eccezionali, dove nonostante la mancanza di mezzi tecnologici avanzati, Salizzoni e il suo team disponevano di una conoscenza anatomica impeccabile che permetteva loro di compiere interventi chirurgici complessi con successo. Ricorda con particolare affetto il primo paziente trapiantato per un’epatite B diventata cirrosi, Davide Pollar, che ha rappresentato un esempio di coraggio e resilienza.Oltre alle sue esperienze internazionali, Salizzoni ha lavorato anche presso prestigiosi ospedali come l’Ospedale Luis Maurier di Colombe a Parigi e nell’équipe diretta da Jean Bernard Otte a Bruxelles. La sua visione della professione chirurgica sottolinea l’importanza della preparazione medica completa: prima delle abilità manuali è fondamentale avere una diagnosi accurata, prevedere i rischi e instaurare un rapporto empatico con i pazienti.In un contesto in cui la tecnologia avanza rapidamente, Salizzoni ritiene che essa possa essere un valido supporto alla pratica medica anziché sostituirsi alla professionalità del chirurgo. Sottolinea l’importanza di investire nelle risorse umane della sanità pubblica, aumentando il personale medico e infermieristico e garantendo condizioni lavorative adeguate.Infine, riflette sullo scenario attuale della sanità italiana dove si sta assistendo a uno spostamento dell’attenzione verso la sanità privata soprattutto nel settore della chirurgia mediobassa. Salizzoni invita a mantenere un equilibrio tra le due realtà sanitarie per garantire una copertura adeguata per tutti i cittadini.
