Nel corso del 2025, sia l’indotto che Stellantis si troveranno ad affrontare la fine degli ammortizzatori sociali. L’allarme è stato lanciato dal segretario generale della Fim Cisl, Ferdinando Uliano, il quale prevede un rischio di almeno 12.000 posti di lavoro in pericolo negli stabilimenti di Stellantis e altrettanti, se non di più, nelle fabbriche della componentistica, se non verranno apportate modifiche significative alla situazione attuale.Il termine massimo di utilizzo della cassa integrazione è fissato a tre anni, tuttavia in diversi casi sono state applicate deroghe per prolungare tale periodo. La necessità di intervenire tempestivamente per evitare licenziamenti di massa diventa sempre più urgente, considerando l’impatto che potrebbe avere sull’occupazione e sull’economia nel suo complesso.È fondamentale adottare misure preventive e strategie a lungo termine per garantire la stabilità occupazionale e il benessere dei lavoratori coinvolti. Solo con un’azione concertata tra le istituzioni, le aziende e i sindacati sarà possibile fronteggiare questa sfida in modo efficace e responsabile, preservando al contempo la competitività del settore industriale e il tessuto sociale delle comunità coinvolte.
Stellantis e l’indotto a rischio: 12.000 posti di lavoro in pericolo
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