lunedì 22 Settembre 2025
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Piemonte

Cuneo, Protesta per Gaza: Appello al Cessate il Fuoco e Revisione Accordi

Un’onda di protesta ha incrociato il pomeriggio a Cuneo, riversandosi in Piazza Audiffredi, dinanzi al cuore amministrativo della città.
Un corteo composto da attivisti, esponenti sindacali e membri di associazioni civiche ha espresso con forza la richiesta di un immediato cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, un appello che si intreccia con la rivendicazione di una revisione critica e la sospensione degli accordi di cooperazione commerciale e militare in atto con lo Stato di Israele.

La manifestazione, che si è unita allo sciopero nazionale indetto dalla CGIL, ha visto la convergenza di diverse realtà sociali, tra cui Rete Pace e Disarmo, la Comunità Islamica locale e il Comitato Vivere la Costituzione, sottolineando la natura trasversale e diffusa della preoccupazione per la situazione umanitaria e politica nel conflitto israelo-palestinese.
Al di là della richiesta immediata di cessazione delle ostilità, la protesta si è articolata come un atto di riflessione più ampio sul ruolo dell’Italia e dell’Unione Europea nel contesto del conflitto.
I manifestanti hanno sollevato interrogativi cruciali sulla responsabilità delle potenze occidentali nel perpetuare un ciclo di violenza e ingiustizia, invitando a una profonda analisi delle dinamiche geopolitiche che alimentano la crisi.
L’istanza del riconoscimento dello Stato di Palestina non è stata presentata come una semplice rivendicazione politica, ma come un passo fondamentale verso la realizzazione di una pace duratura, basata sul diritto internazionale e sulla giustizia per entrambe le parti.

La presenza di esponenti della Comunità Islamica locale ha sottolineato l’importanza di ascoltare le voci delle comunità direttamente coinvolte e di comprendere le loro esperienze e preoccupazioni.

Parallelamente, la partecipazione del Comitato Vivere la Costituzione ha richiamato i principi fondamentali di solidarietà, giustizia sociale e rispetto dei diritti umani sanciti dalla Costituzione Italiana, invitando a un’applicazione coerente di questi principi nel contesto delle relazioni internazionali.
La manifestazione, pur nella sua natura pacifica, ha rappresentato un momento di forte tensione emotiva, testimoniando la crescente frustrazione e l’angoscia di una parte della cittadinanza italiana di fronte alla persistenza di un conflitto che continua a mietere vittime innocenti e a destabilizzare un’intera regione.
L’eco della protesta si estende oltre i confini di Cuneo, alimentando un dibattito pubblico sempre più acceso sulla necessità di un approccio più critico e responsabile da parte dell’Italia nei confronti della questione palestinese e del conflitto israelo-palestinese.
L’auspicio è che questa mobilitazione possa contribuire a sensibilizzare l’opinione pubblica e a spingere i decisori politici ad agire con maggiore coraggio e lungimiranza.

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