Riforma del Premierato: stabilità politica e sviluppo per un’Italia più forte

Il processo di approvazione del Premierato continua il suo percorso parlamentare alla Camera. Questa riforma non è pensata per il centrodestra, ma per l’intero Paese. L’introduzione dell’elezione diretta e della norma antiribaltone mirano a superare il grave problema di instabilità che affligge il nostro sistema politico. In 76 anni di storia repubblicana, abbiamo assistito alla formazione di ben 68 governi, con una durata media di soli 14 mesi ciascuno. Questa costante alternanza ha compromesso la credibilità internazionale dell’Italia e ha comportato un costo elevatissimo per i cittadini, in termini di interessi aggiuntivi sul debito pubblico.La ministra per le Riforme, Elisabetta Casellati, sottolinea che si tratta della “riforma delle riforme”, in quanto consentirà ai governi di pianificare e attuare tutte le altre riforme necessarie al Paese: fisco, lavoro, natalità, istruzione. Le famiglie avranno più risorse a disposizione, le imprese potranno contare su regole certe e tutto il Paese ne beneficerà in termini di credibilità e sviluppo economico. La riforma del Premierato mira a rafforzare la democrazia: l’elezione diretta del presidente del Consiglio rende i cittadini protagonisti del voto, permettendo loro di fare una scelta consapevole.Questo nuovo assetto istituzionale porterà maggiore stabilità politica e consentirà al governo di concentrarsi sull’attuazione delle riforme necessarie per far progredire il Paese. Si aprono quindi prospettive interessanti per un’Italia più forte e coesa, capace di affrontare le sfide future con determinazione e lungimiranza.