lunedì 22 Settembre 2025
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Bologna: Giuristi e Magistrati contro l’inerzia su Gaza

Un’onda di preoccupazione e senso di responsabilità si leva da Bologna, con l’emergere di un’iniziativa inedita promossa da un gruppo di giuristi, magistrati e avvocati.

L’impulso nasce dalla profonda angoscia suscitata dalle persistenti e devastanti violazioni dei diritti umani e del diritto alla vita che affliggono la popolazione civile di Gaza.
L’obiettivo primario è ampliare questo movimento a livello nazionale, coinvolgendo attivamente altri uffici giudiziari, l’ordino forense e la comunità accademica, in un gesto di solidarietà e consapevolezza giuridica.
L’adesione iniziale, guidata dalla giudice Valeria Bolici e dal pubblico ministero Marco Imperato, si è rapidamente estesa a un quarantina di professionisti del diritto bolognese, testimoniando un sentire diffuso e una crescente insofferenza verso l’inerzia.
Il documento fondativo esprime con chiarezza che il silenzio, in questo contesto di sofferenza indicibile, è divenuto moralmente inaccettabile.

I promotori dell’iniziativa ribadiscono con forza l’impegno costituzionale e legale dello Stato italiano nella salvaguardia dei diritti fondamentali e nella repressione dei crimini internazionali, derivante sia dalla Costituzione che dalla ratifica di trattati e convenzioni internazionali.
Questa adesione normativa impone un dovere di vigilanza e di intervento, che non può essere eluso.
Per concretizzare questo impegno, è stata ideata una pratica simbolica: la lettura quotidiana del preambolo allo Statuto della Corte Penale Internazionale durante le udienze.
Questo gesto mira a ricordare a tutti i partecipanti al processo giudiziario – magistrati, difensori, personale amministrativo – che la giustizia non può rimanere indifferente di fronte a tali gravi violazioni dei diritti umani e a sofferenze indiscriminate.
Si tratta di un appello esplicito rivolto alle istituzioni, affinché si attivino per garantire il rispetto del diritto internazionale e dei diritti fondamentali dei civili, soprattutto dei più vulnerabili.
L’iniziativa mira a sollecitare un’azione concreta a livello politico e diplomatico, al fine di porre fine alla spirale di violenza e di promuovere una soluzione giusta e duratura.
Si auspica che questo segnale di sensibilità giuridica possa ispirare un’ondata di consapevolezza e di responsabilità in tutta Italia.

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