La notizia ha colpito profondamente l’intera comunità di Godez, lasciando un vuoto tangibile.
La scomparsa prematura di Nicola Casucci, giovane rider di soli 18 anni, rappresenta una perdita dolorosa che ci interroga e ci addolora nel profondo.
Sebbene la sua presenza tra noi sia stata fugace, il suo spirito intraprendente e il suo innegabile entusiasmo hanno lasciato un’impronta significativa, testimonianza di un potenziale inespresso.
In un contesto lavorativo sempre più frammentato e precarizzato come quello della consegna a domicilio, la perdita di Nicola solleva questioni cruciali sulla sicurezza dei rider, sulla loro tutela e sulla necessità di un ripensamento delle dinamiche che regolano questa professione.
La sua morte, avvenuta mentre svolgeva un servizio per Godez, non è un semplice incidente, ma un campanello d’allarme che ci impone di confrontarci con le responsabilità di un sistema che spesso marginalizza e mette a rischio chi lo alimenta.
L’incidente, avvenuto venerdì scorso ad Andria in un incrocio del quartiere Europa, ha visto Nicola Casucci, in sella alla sua bicicletta, scontrarsi con un’utilitaria condotta da una donna di 28 anni, ora indagata per omicidio stradale.
I tentativi di rianimazione da parte del personale medico si sono rivelati vani, segnando una tragedia evitabile.
Godez, consapevole della gravità della situazione e del dolore che attanaglia la famiglia Casucci, si stringe ai suoi cari, esprimendo le più sentite condoglianze.
Oltre al cordoglio, la società assume l’impegno a collaborare attivamente con le autorità competenti per fare luce sull’accaduto e a promuovere, in sinergia con le istituzioni e le associazioni di categoria, iniziative volte a migliorare la sicurezza dei rider, implementando misure preventive e garantendo una formazione adeguata.
Questa tragedia ci spinge a riflettere non solo sulla necessità di un aumento della vigilanza stradale e di un miglior controllo del rispetto delle norme, ma anche sulla necessità di un cambiamento culturale che valorizzi il lavoro dei rider, riconoscendo il loro ruolo fondamentale nella catena della distribuzione e promuovendo condizioni di lavoro dignitose e sicure.
Il ricordo di Nicola sia un monito costante per un futuro in cui la vita e la sicurezza di ogni lavoratore siano al primo posto.