domenica 21 Settembre 2025
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Settimana cruciale per gli investitori: dati chiave tra Europa, USA e Giappone.

La settimana entrante si preannuncia cruciale per gli investitori, con un calendario economico denso di eventi e dati macroeconomici che potrebbero influenzare significativamente le traiettorie dei mercati finanziari globali.

L’attenzione sarà polarizzata tra l’Eurozona e gli Stati Uniti, ma con un occhio di riguardo anche alle dinamiche provenienti da Giappone e Italia.
Lunedì, pur in assenza di pubblicazioni macroeconomiche di primo piano, il dibattito si animerà con interventi di figure chiave delle banche centrali.
Relatori come Joachim Nagel (BCE), Philip Lane (BCE) e il neo-componente del Federal Open Market Committee (FOMC), Stephen Miran, offriranno spunti di riflessione sulle politiche monetarie e le prospettive economiche, potenzialmente anticipando le decisioni future.

La nomina di Miran, designato dall’amministrazione Trump, aggiunge un elemento di incertezza e interesse, visto il suo possibile approccio alle politiche di inflazione e occupazione.

Martedì, mentre i mercati giapponesi rimarranno chiusi, l’Eurozona e gli Stati Uniti saranno invasi da una serie di indicatori Purchasing Managers’ Index (PMI), sia per il settore dei servizi che per quello manifatturiero.

Questi dati forniranno un quadro dettagliato della salute economica corrente, riflettendo le performance delle imprese e le aspettative future.

La serata sarà dominata dall’intervento di Jerome Powell, Presidente della Federal Reserve, sul panorama economico.
Precedente, nel pomeriggio, Michelle Bowman, membro votante del FOMC, offrirà la sua prospettiva, influenzando le aspettative sul prossimo giro di decisioni monetarie.
L’analisi comparativa delle due posizioni sarà fondamentale per decifrare il sentimento interno alla Fed.
Mercoledì, la Germania fornirà l’indice Ifo sulle aspettative, un indicatore sensibile alle proiezioni future delle imprese.

Parallelamente, gli Stati Uniti pubblicheranno dati sulle vendite di case nuove, un segnale importante del mercato immobiliare, e i report dell’American Petroleum Institute (API) sulle scorte di greggio, cruciali per i prezzi dell’energia.
Giovedì, la fiducia dei consumatori tedeschi offrirà un’ulteriore lettura del sentiment economico nell’Eurozona.

La Banca Nazionale Svizzera comunicherà le sue decisioni di politica monetaria, mentre la Banca Centrale Europea pubblicherà il suo bollettino economico, fornendo una valutazione completa dell’economia dell’Eurozona.
Gli Stati Uniti presenteranno la lettura finale del Prodotto Interno Lordo (PIL) del secondo trimestre, destinata a confermare una crescita del 3,3%, insieme alla bilancia commerciale di agosto, agli ordini di beni durevoli, alle richieste di sussidi di disoccupazione, alle vendite di case esistenti e ai permessi edilizi.
Interventi di diversi membri della Fed, tra cui Bowman, John Williams e Michael Barr, offriranno ulteriori spunti sulla politica monetaria e sulle prospettive economiche.

Venerdì, l’attenzione si concentrerà sull’indice dei prezzi al consumo (PCE) preferito dalla Federal Reserve, un indicatore chiave per monitorare l’inflazione.
Si prevede un lieve aumento, da 2,6% a 2,7%, che potrebbe influenzare le decisioni future sulla politica monetaria.
L’Italia fornirà indicatori sulla fiducia dei consumatori, mentre la Banca Centrale Europea pubblicherà le sue aspettative sull’inflazione.
Concludono il quadro l’indice della fiducia dell’Università del Michigan e un ulteriore intervento di Bowman, offrendo una sintesi delle dinamiche economiche e delle prospettive future.
La lettura attenta di questi dati, insieme ai commenti dei responsabili delle politiche monetarie, sarà essenziale per navigare le incertezze del mercato e prendere decisioni di investimento informate.

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