02 agosto 2024 – 11:46
Il settore della ricettività diffusa sta vivendo un vero e proprio boom, trasformando l’idea di residenza in un’opportunità imprenditoriale senza precedenti. Secondo i dati di Confesercenti, tra il 2014 e il 2024 il numero di imprese attive nel settore delle case vacanze, degli affittacamere e dei BeB è aumentato del 147%, raggiungendo le 34.975 unità. Questa crescita esponenziale è stata alimentata principalmente dalla diffusione di piattaforme online come Airbnb, che hanno reso più accessibile per i proprietari immobiliari entrare nel mercato dell’affitto breve.L’associazione sottolinea che sempre più persone vedono nelle locazioni turistiche un’opportunità per generare reddito aggiuntivo, con oltre 700mila sistemazioni offerte solo su Airbnb ad agosto, di cui l’85% sono appartamenti riconvertiti per l’ospitalità turistica, gestiti direttamente dai proprietari. Questo fenomeno non solo ha impattato il comparto ricettivo ma ha anche influenzato la trasformazione delle città e dei paesi in cui queste attività sono presenti.Le grandi città sono state particolarmente colpite da questa ondata: nei Comuni con più di 250mila abitanti, il numero di imprese della ricettività diffusa è aumentato del 204% in dieci anni, passando da 2.823 a 8.579. Anche i Comuni con una popolazione compresa tra 50 e 250mila residenti hanno registrato un incremento significativo del 196%, mentre le località intermedie tra i 15 e i 50mila abitanti hanno visto una crescita del 182%.Il turismo diffuso non si limita alle grandi città ma coinvolge anche le comunità più piccole: le case vacanze, gli affitti brevi e i BeB stanno registrando una crescita anche nelle località con una popolazione tra i 5 e i 15mila abitanti (+136%) e nei micro-comuni con meno di 5mila residenti (+80%). Questa tendenza evidenzia come l’ospitalità diffusa stia diventando una parte integrante dell’economia locale, offrendo opportunità sia ai residenti che agli imprenditori che desiderano investire in questo settore in continua espansione.