L’industria nautica italiana, pur navigando in un contesto economico complesso caratterizzato da disparità di performance tra i diversi segmenti, dimostra una notevole capacità di resilienza, in particolare il comparto della vela.
Fabio Planamente, figura di spicco di Confindustria Nautica e amministratore delegato di Cantiere del Pardo, offre un’analisi approfondita di questo scenario, evidenziando le dinamiche attuali e le prospettive future.
Mentre il mercato globale dei superyacht continua a prosperare, il settore delle imbarcazioni più piccole ha incontrato maggiori difficoltà.
La vela, tuttavia, si distingue per la sua stabilità, in virtù della sua natura intrinsecamente di nicchia e della sua distribuzione geografica prevalentemente europea, che attenua gli effetti delle politiche commerciali, come le tariffe imposte dagli Stati Uniti.
Una tendenza emergente e significativa riguarda l’evoluzione delle dimensioni delle imbarcazioni.
La taglia media si sta incrementando, riflettendo un cambiamento nelle aspettative dei potenziali acquirenti.
L’ingresso di nuovi velisti, attratti dalla promessa di comfort e spazio, orienta la domanda verso i catamarani.
Questi ultimi, offrendo una maggiore superficie calpestabile, cabine più ampie e una stabilità superiore rispetto ai monoscafo, incarnano una risposta efficace a questa esigenza.
Planamente sottolinea come la crescente popolarità dei catamarani sia percepibile in tutti i brand del settore, mentre il monoscafo, pur mantenendo un ruolo importante, si consolida come scelta preferita da una comunità di velisti appassionati e profondamente legati alla tradizione.
Le imbarcazioni di medie e grandi dimensioni, dai 12 metri in su, sono attualmente le più richieste, segnalando una tendenza verso soluzioni più complete e performanti.
L’innovazione non si limita alle dimensioni, ma si estende al design e ai materiali impiegati.
La ricerca di soluzioni sostenibili e l’attenzione all’impatto ambientale stanno guidando lo sviluppo di nuove tecnologie e l’adozione di materiali alternativi.
Un aspetto particolarmente interessante è l’impegno crescente verso la riciclabilità delle imbarcazioni.
Alcuni cantieri stanno sperimentando con la vetroresina completamente riciclabile, con l’obiettivo di recuperare e riutilizzare il materiale alla fine del ciclo di vita della barca, trasformandolo in nuovi prodotti, non necessariamente nautici.
Questa iniziativa rappresenta un passo significativo verso un’industria nautica più responsabile e attenta all’ambiente, in linea con le crescenti richieste di sostenibilità da parte dei consumatori e delle autorità di regolamentazione.
La ricerca di materiali innovativi e processi produttivi eco-compatibili non solo riduce l’impatto ambientale, ma contribuisce anche a creare valore aggiunto per l’industria e per la comunità.