lunedì 22 Settembre 2025
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Napoli, caos trasporti: lo sciopero blocca treni e metro.

Napoli, martedì, si confronta con un quadro complesso del trasporto pubblico, segnato da un’agitazione sindacale promossa dall’USB che, pur mantenendo rispettate le fasce di garanzia, incide significativamente sulla regolarità del servizio.

La metropolitana, seppur in funzione, presenta irregolarità con problematiche di puntualità e potenziali interruzioni, mentre la rete ferroviaria regionale soffre di cancellazioni e ritardi che disorganizzano i flussi pendolari.
In particolare, la Circumvesuviana, vitale arteria per la mobilità nell’area vesuviana, vede soppresso un quinto dei treni in partenza dalla stazione centrale di Napoli, creando disagi per migliaia di utenti.
Il servizio Alta Velocità, fortunatamente, appare meno compromesso.
L’adesione allo sciopero, secondo le dichiarazioni del sindacato USB, è massiccia tra il personale dell’Azienda Napoletana Mobilità (ANM), con un impatto particolarmente rilevante sui depositi di Pianura, Fuorigrotta, Vomero e Posillipo, nodi cruciali per la gestione delle linee metropolitane.
La situazione si fa ancora più critica per quanto riguarda l’Ente Autonomo Volturno (EAV), dove, al termine delle fasce di garanzia, si prevede la sospensione delle linee Flegree, la Cumana e la Circumflegrea, vitali per collegare il capoluogo alle aree circostanti.
Questa sospensione avrà ripercussioni dirette su un ampio bacino di utenti, costringendoli a cercare alternative o rinunciare ai loro spostamenti.

La mobilitazione sindacale non si limita alla dislocazione del servizio; si concretizza in due manifestazioni pubbliche.
La prima, in programma per la mattinata, vedrà un corteo muovere da Piazza Garibaldi, il principale snodo ferroviario della città, simboleggiando la protesta contro le politiche del lavoro nel settore dei trasporti.
Nel pomeriggio, un secondo corteo si radunerà presso l’ex base NATO di Bagnoli, area simbolo di riconversione urbana e di potenziali nuove opportunità, ma anche terreno di contestazione per le problematiche sociali e ambientali che la caratterizzano.
L’azione sindacale, seppur limitata nelle sue manifestazioni per garantire la continuità dei servizi essenziali, rivela una profonda insoddisfazione all’interno del personale del trasporto pubblico, sollevando interrogativi sulle condizioni di lavoro, sulla sostenibilità del sistema e sulle prospettive future della mobilità urbana a Napoli.

L’impatto sulla vita quotidiana dei cittadini, seppur attenuato dalle fasce di garanzia, rimane tangibile, evidenziando la fragilità di un sistema che necessita di interventi strutturali e di un dialogo costruttivo tra istituzioni, sindacati e operatori del settore.

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