lunedì 22 Settembre 2025
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Lombardia sotto l’acqua: emergenza idrogeologica e allerta

Un’ondata di precipitazioni intense, iniziata nella notte, sta mettendo a dura prova la Lombardia, innescando una complessa situazione di emergenza idrogeologica.
L’allerta, declinata in due livelli di gravità, evidenzia la disparità di vulnerabilità del territorio regionale: arancione, il più elevato, è stato attivato per le aree settentrionali, particolarmente esposte a rischi di esondazione e frane, mentre il giallo interessa il resto della regione, segnalando una pericolosità potenziale che richiede prudenza e monitoraggio costante.
I dati pluviometrici registrati finora dipingono un quadro preoccupante.

La parte settentrionale di Milano ha accumulato già 30 millimetri di pioggia, una quantità significativa in breve tempo.
Più drastiche sono le cifre rilevate in comuni limitrofi come Paderno Dugnano e Seveso, dove il totale ha superato gli 80 millimetri, indicando un carico idrico eccezionalmente elevato.
Anche Monza non è stata risparmiata, con 20 millimetri che contribuiscono a sollevare interrogativi sulla capacità di deflusso delle acque.
L’annuncio, diffuso dall’assessore alla Protezione Civile del Comune di Milano, Marco Granelli, attraverso i canali social, sottolinea la necessità di una risposta immediata e consapevole da parte della popolazione.

Oltre alla mera raccomandazione di attenzione, la comunicazione implica una comprensione più profonda dei meccanismi alla base di un evento meteorologico di questa portata.

La pioggia, in sé, è un elemento naturale essenziale per la vita.
Tuttavia, la sua intensità e la sua durata, combinate con la morfologia del territorio lombardo – caratterizzato da pianure alluvionali, colline instabili e una fitta rete idrografica – amplificano il potenziale distruttivo.
L’urbanizzazione selvaggia, la cementificazione del suolo e la scarsa manutenzione delle infrastrutture idrauliche aggravano ulteriormente la situazione, riducendo la permeabilità del terreno e limitando la capacità di assorbimento delle acque.

L’emergenza attuale non è dunque solo un evento meteorologico transitorio, ma un campanello d’allarme che invita a una riflessione più ampia sulla gestione del territorio e sulla prevenzione dei rischi idrogeologici.

È necessario investire in opere di mitigazione, come bacini di laminazione, canali di scolo e sistemi di monitoraggio in tempo reale, ma anche promuovere pratiche di pianificazione urbana sostenibile e sensibilizzare la popolazione sull’importanza di adottare comportamenti responsabili.
La fragilità del sistema Lombardia, esposto a ondate di calore estive e precipitazioni intense in autunno e inverno, richiede una risposta coordinata tra istituzioni, comunità scientifica e cittadini, per affrontare le sfide future e garantire la sicurezza del territorio.
L’esperienza attuale deve trasformarsi in un’opportunità per ripensare il rapporto tra uomo e ambiente, promuovendo una cultura della prevenzione e della resilienza.

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