lunedì 22 Settembre 2025
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Comune di Bari

Incendio a Giovinazzo: devastati tre capannoni industriali sequestrati

Un violento incendio ha devastato ieri pomeriggio, nel territorio di Giovinazzo, in provincia di Bari, una zona periferica dove insistevano tre capannoni industriali soggetti a provvedimento di sequestro.
L’intervento dei vigili del fuoco, impegnato per oltre dieci ore, ha faticosamente arginato la furia del rogo, che ha rapidamente inghiottito le strutture, testimoniando la potenza distruttiva delle fiamme.
La dinamica degli eventi suggerisce un’esplosione iniziale, forse innescata da cause ancora da accertare, che ha generato un rapido propagarsi del fuoco.

Due dei capannoni, contenenti ingenti quantità di bancali e materiali lignei, sono stati ridotti in cenere, con la struttura portante completamente compromessa.
La combustione del legno, un materiale altamente infiammabile, ha alimentato il rogo, rendendo le operazioni di spegnimento particolarmente complesse e prolungate.
Il terzo capannone, adibito allo stoccaggio di materiali edili, ha subito danni considerevoli, sebbene sia riuscito a evitare la distruzione totale.
L’incendio ha lasciato tracce evidenti sulla struttura, con danni significativi a pareti, tetto e contenuto.

Fortunatamente, l’area era inaccessibile al pubblico e non vi erano persone presenti al momento dell’incendio.
L’assenza di feriti o intossicati rappresenta un elemento positivo in un evento potenzialmente tragico.
L’incidente solleva interrogativi importanti sulla gestione degli immobili soggetti a sequestro.
La presenza di materiali altamente infiammabili in una zona isolata, potenzialmente vulnerabile, richiede una riflessione approfondita sulle misure di sicurezza da adottare per prevenire simili episodi.

L’indagine, ora in corso, si concentrerà sull’identificazione delle cause scatenanti dell’incendio e sulla verifica delle procedure di controllo e sorveglianza dell’area sequestrata.

L’evento non solo ha provocato ingenti danni materiali, ma ha anche riacceso l’attenzione sulla necessità di un protocollo rigoroso per la gestione di aree soggette a restrizioni legali, al fine di garantire la sicurezza pubblica e la prevenzione di potenziali rischi ambientali.
La ricostruzione dei capannoni e la bonifica dell’area rappresentano ora una priorità, affiancata dall’urgente necessità di prevenire il ripetersi di simili eventi.

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