lunedì 22 Settembre 2025
15.6 C
Torino

Cuneese, arrestato per cannabis: scoperta serra e traffico illecito.

Nel cuore del Cuneese, un’indagine dei Carabinieri della Compagnia di Fossano ha portato all’arresto di un uomo di 69 anni, con un pregresso penale rilevante, per coltivazione e detenzione illegale di sostanze stupefacenti, presumibilmente destinate al traffico illecito.
L’operazione, condotta con il supporto della Stazione Carabinieri di Carrù, ha rivelato un sofisticato sistema di produzione di marijuana, abilmente occultato nell’abitazione dell’indagato e nelle aree circostanti.
La perquisizione domiciliare ha portato al rinvenimento di una quantità significativa di marijuana, circa 222 grammi, in diverse fasi di essiccazione, accuratamente conservata all’interno di ceste di frutta.

Un elemento particolarmente significativo è stata la scoperta di una serra rudimentale, ma funzionale, in cui venivano coltivate 24 piante di cannabis sativa, in uno stato di crescita avanzato.

La presenza di circa 6 grammi di semi di cannabis indica la potenziale capacità di replicare la coltivazione.

L’insieme del materiale sequestrato – marijuana in varie fasi di lavorazione, piante di cannabis, semi, un bilancino di precisione utilizzato presumibilmente per la pesatura delle dosi e due grinder per la macinazione – suggerisce un’attività organizzata e volta al profitto.
Il bilancino di precisione, in particolare, è un indizio significativo di un sistema di confezionamento e distribuzione finalizzato alla vendita al dettaglio.

A seguito dell’arresto, la Procura della Repubblica di Asti ha richiesto il rito direttissimo, una procedura accelerata che mira a garantire una rapida risposta da parte della giustizia.

Il Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) ha disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, una misura cautelare che impone all’indagato di presentarsi regolarmente alle autorità.

L’arresto solleva interrogativi sulla persistenza di attività illegali anche in aree rurali e sull’impatto della coltivazione illegale di cannabis non solo in termini di sicurezza pubblica, ma anche di risorse ambientali e di possibili connessioni con altre forme di criminalità organizzata.
La posizione del 69enne è ora oggetto di un’attenta analisi da parte dell’autorità giudiziaria, che dovrà accertare la natura e l’estensione della sua attività, nonché eventuali complici o finanziatori.

L’indagine si preannuncia complessa e mirata a disarticolare una potenziale rete di distribuzione.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -