martedì 23 Settembre 2025
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Milano, scontri e vandalismi: la protesta travolta dalla violenza.

Le immagini provenienti dalla stazione di Milano, purtroppo, restituiscono un quadro inquietante e profondamente distorto.
Individui che si professano sostenitori della causa palestinese, militanti di diverse orientamenti politici, o addirittura pacifisti, si sono resi protagonisti di atti di vandalismo e di aggressioni che rendono vano ogni intento di legittima protesta.

Questi gesti, lungi dal contribuire a una soluzione del conflitto israelo-palestinese o a migliorare le condizioni di vita della popolazione di Gaza, generano unicamente disagi e preoccupazioni concrete per la collettività italiana.

L’accostamento di queste azioni violente con l’etichetta di solidarietà, di difesa dei diritti o di pacifismo, appare grottesco e strumentale.
La solidarietà non si esprime attraverso la distruzione del patrimonio pubblico, né attraverso l’intimidazione e la violenza nei confronti delle forze dell’ordine che hanno il compito di garantire la sicurezza e l’ordine.
Queste azioni, invece, erodono la credibilità di chi genuinamente si batte per la giustizia e alimentano un clima di paura e intolleranza.
È doveroso esprimere la più sentita vicinanza alle Forze dell’Ordine, chiamate a fronteggiare una situazione di grave tensione, subendo attacchi ingiustificati e comportamenti prepotenti.

La loro professionalità e il loro senso del dovere meritano rispetto e riconoscimento, soprattutto in contesti di conflitto e di disordini.

Si auspica, con urgenza, una netta e univoca condanna di tali atti da parte di tutte le organizzazioni promotrici dello sciopero, dei leader politici e di ogni voce responsabile all’interno del panorama sociale.
È necessario dissociarsi con chiarezza da queste manifestazioni di violenza, sottolineando che l’esercizio del diritto di protesta non può mai giustificare l’uso della forza e la distruzione del bene comune.

È fondamentale, inoltre, promuovere un dibattito pubblico costruttivo e ponderato sul conflitto israelo-palestinese, basato sul rispetto reciproco, sulla ricerca della verità e sulla promozione di soluzioni pacifiche e durature.
Solo attraverso il dialogo e la comprensione potremo affrontare le complesse sfide che ci attendono e costruire un futuro di pace e di prosperità per tutti.

La violenza non è mai la risposta, ma un aggravio di sofferenza e un ostacolo alla giustizia.

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