Nella complessa danza dei mercati valutari, il rublo si è trovato ad affrontare una dura battaglia nella prima giornata della settimana, subendo un crollo significativo a seguito delle tensioni scaturite dall’attacco dell’Ucraina in territorio russo, precisamente nella regione di Kursk. Questo evento ha scatenato una reazione a catena che ha portato il dollaro a guadagnare terreno in modo deciso rispetto alla valuta russa, registrando un aumento del 4,2% e attestandosi a quota 90,6, livelli non visti dall’inizio di maggio. Anche l’euro ha seguito la stessa tendenza negativa nei confronti del rublo, con un incremento superiore al 4% che lo ha portato a valere 98,8 rubli. Questi bruschi movimenti riflettono la preoccupazione e l’incertezza che attualmente permeano i mercati finanziari internazionali di fronte alla crescente instabilità geopolitica nella regione. Gli investitori sono alla ricerca di sicurezza e stabilità, rifugiandosi nelle valute considerate più sicure come il dollaro statunitense o l’euro. Tuttavia, resta da vedere come evolverà la situazione e quale impatto avrà sulle prossime dinamiche dei mercati valutari globali.
Crollo del rublo dopo attacco in Russia: dollaro e euro in rialzo
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