martedì 23 Settembre 2025
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Ischia, allarme maltempo: l’isola sommersa e ferite ancora aperte

Un’eccezionale ondata di maltempo ha investito l’isola di Ischia nella mattinata di oggi, scatenando una crisi idrogeologica che ha messo a dura prova la resilienza della comunità e delle infrastrutture.

Ben oltre un semplice nubifragio, l’evento si è configurato come un’intensa perturbazione atmosferica, caratterizzata da precipitazioni torrenziali concentrate in un brevissimo lasso di tempo e accompagnate da un’impressionante attività elettrica, con frequenti e intensi fulmini che hanno illuminato il cielo.

L’accumulo di pioggia, in un contesto già reso vulnerabile dalla morfologia dell’isola, ha rapidamente saturato la capacità di smaltimento del suolo e delle reti fognarie, innescando una serie di allagamenti diffusi che hanno interessato l’intera isola.

Strade sono state rese impraticabili, veicoli sono stati coinvolti e danneggiati, e le centrali operative dei vigili del fuoco hanno ricevuto un numero elevato di chiamate di soccorso.

Le amministrazioni comunali, in stato di allerta, hanno attivato protocolli di emergenza, invitando la popolazione a rimanere al riparo, sospendere le attività all’aperto e limitare al minimo gli spostamenti, soprattutto con mezzi motorizzati.

La scuola dell’infanzia Marconi di Ischia Porto è stata prontamente evacuata a seguito di infiltrazioni d’acqua consistenti, rivelando la fragilità degli edifici scolastici in assenza di adeguate misure di manutenzione e impermeabilizzazione.

A Forio, una situazione particolarmente critica ha coinvolto due autovetture dei Carabinieri, quasi completamente sommerse dall’acqua, richiedendo interventi complessi per il loro recupero.

Situazioni analoghe, con allagamenti e disagi, sono state riferite anche nei comuni di Barano e Casamicciola.
Quest’ultimo, in particolare, lamenta una riacutizzazione delle criticità legate ai dilavamenti di fango e terriccio, una ferita ancora aperta a distanza di due anni dalla devastante alluvione del 2022, che aveva già compromesso la stabilità del territorio.
La concomitanza di eventi così estremi mette in luce la necessità di una riflessione approfondita sulla gestione del rischio idrogeologico e sulla pianificazione urbanistica, alla luce dei cambiamenti climatici in atto.
A Lacco Ameno, il corso principale è stato interessato da un significativo allagamento, mentre a Forio, un fulmine ha impattato su un’abitazione, fortunatamente senza causare feriti o danni strutturali rilevanti.
L’evento, lungi dall’essere una semplice emergenza meteorologica, solleva interrogativi cruciali sulla capacità di adattamento dell’isola ai fenomeni atmosferici sempre più intensi e frequenti, e sulla necessità di investimenti mirati alla prevenzione e alla mitigazione del rischio.

La ricostruzione e il rafforzamento della resilienza dell’isola richiederanno un impegno congiunto delle istituzioni, delle comunità locali e di tutti gli attori coinvolti, con un approccio integrato che tenga conto delle peculiarità del territorio e delle esigenze della popolazione.

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