L’oro continua la sua inarrestabile ascesa, configurandosi come un rifugio sicuro in un contesto globale caratterizzato da incertezza geopolitica e volatilità finanziaria.
Il prezzo spot ha registrato un incremento dello 0,23%, raggiungendo la cifra di 3.755 dollari per oncia, mentre i contratti future con scadenza dicembre sul Comex hanno superato la soglia psicologica dei 3.800 dollari, segnalando un forte interesse da parte degli investitori istituzionali e al dettaglio.
Il futures, con un rialzo dello 0,29%, si attesta a 3.786 dollari l’oncia, consolidando ulteriormente il trend positivo.
Questa performance non è un evento isolato, ma il culmine di una dinamica più ampia.
Diversi fattori convergono per alimentare la domanda di oro.
L’inflazione persistente, nonostante gli sforzi delle banche centrali per contenerla, erode il potere d’acquisto delle valute fiat, spingendo gli investitori a cercare alternative di valore.
L’oro, storicamente considerato un baluardo contro l’inflazione, si presenta come un bene rifugio attraente.
Inoltre, la debolezza del dollaro statunitense, influenzata dalle politiche monetarie accomodanti della Federal Reserve, rende l’oro più conveniente per gli acquirenti internazionali, incrementando la domanda globale.
La guerra in Ucraina, le tensioni in Medio Oriente e le crescenti preoccupazioni per la stabilità economica di diverse nazioni alimentano l’incertezza, rafforzando il ruolo dell’oro come asset di sicurezza.
Non solo investitori individuali, ma anche fondi hedge, gestori patrimoniali e persino alcune banche centrali stanno aumentando le loro allocazioni in oro.
La diversificazione del portafoglio, in un’epoca di bassi rendimenti sui titoli a reddito fisso, rende l’oro un componente essenziale per mitigare i rischi.
L’aumento della domanda fisica, proveniente in particolare da India e Cina, i due maggiori mercati di consumo di oro al mondo, contribuisce ulteriormente all’ascesa dei prezzi.
Le festività e le tradizioni culturali spingono le famiglie a investire in oro come forma di risparmio e investimento.
Analisti di mercato prevedono che il trend positivo potrebbe continuare nel breve-medio termine, sebbene con una certa volatilità.
I livelli di resistenza successivi, da monitorare con attenzione, si collocano intorno ai 3.850 e 3.900 dollari l’oncia.
Tuttavia, un’inversione di tendenza, sebbene non al momento probabile, potrebbe verificarsi in seguito a un rafforzamento del dollaro statunitense o a un’inaspettata svolta nelle politiche monetarie delle banche centrali.
La resilienza dell’oro, tuttavia, suggerisce che continuerà a svolgere un ruolo cruciale nell’economia globale, offrendo un riparo sicuro in tempi incerti e fungendo da indicatore della fiducia degli investitori.