La luce soffusa della parrocchia di Sant’Edoardo, a Sestriere, sembrava voler mitigare l’ombra di una perdita improvvisa e dolorosa.
Un cappello, simbolo di ambizione e dedizione al mondo della finanza, giaceva composto sulla bara di Matteo Franzoso, giovane promessa dello sci alpino strappato alla vita a soli 25 anni.
La sua scomparsa, avvenuta in un incidente durante un allenamento sulle impervie pendici delle Ande, a La Parva, ha lasciato un vuoto incolmabile nella comunità sportiva e nella sua famiglia.
La camera ardente, aperta ai fedeli e agli amici, risuonava di un silenzio denso di commozione.
Un tripudio di fiori bianchi – rose, garofani e gigli – avvolgeva la fotografia di Matteo, un’immagine che catturava la sua giovinezza e il suo sorriso contagioso, in netto contrasto con l’oscurità del lutto.
Sotto la foto, un semplice messaggio, un fiume di affetto e gratitudine: “Mamma, papà e Michele, il fratello allenatore”.
Michele, figura chiave nella carriera di Matteo, condividendo con lui la passione per la discesa libera e il rigoroso regime di allenamento, rappresenta un legame indissolubile, ora lacerato da un destino crudele.
La perdita si fa ancora più amara quando si considera il potenziale inespresso di Matteo, un talento che sembrava destinato a brillare sui più importanti circuiti internazionali.
Originario di Genova, Matteo aveva trovato la sua casa in alta Val di Susa, a Sauze di Cesana, un luogo dove la montagna era più di un paesaggio: era uno stile di vita, una sfida costante, un legame profondo con la terra.
La scelta di riposare nella chiesa di San Restituto, immersa nel cuore delle montagne che amava, sottolinea questo legame indissolubile con il territorio.
La giovane età del defunto e le circostanze della sua morte sollevano interrogativi profondi sulla fragilità dell’esistenza e sui rischi insiti nella ricerca dell’eccellenza sportiva.
Al di là del dolore immediato, la sua scomparsa invita a riflettere sull’importanza di bilanciare ambizione e sicurezza, passione e prudenza, e sul valore inestimabile della vita, un dono prezioso che non può essere ripagato da alcuna vittoria.
I funerali, che si terranno nel pomeriggio, saranno un momento di raccoglimento e di commiato per un giovane uomo che ha lasciato un segno indelebile nel cuore di chi lo ha conosciuto.