A Napoli, la città che lo vide nascere, si è rinnovata la solenne commemorazione del centoventesimo anniversario della nascita di Salvo D’Acquisto, vicebrigadiere dei Carabinieri, figura emblematica del coraggio e dell’abnegazione che ha segnato profondamente la storia d’Italia durante le tenebre dell’occupazione nazista.
La cerimonia, improntata a un profondo sentimento di rispetto e gratitudine, ha visto la partecipazione di autorità civili e militari, rappresentanti dell’Arma, amici e familiari, animata da un desiderio comune di onorare la memoria di un eroe.
La giornata si è aperta con la deposizione di una corona d’alloro sulla tomba del vicebrigadiere nella Basilica di Santa Chiara, custode del suo riposo eterno.
La successiva celebrazione della Santa Messa, presieduta dal Cardinale Domenico Battaglia, Arcivescovo Metropolita di Napoli, ha elevato una preghiera di suffragio e ha ripercorso l’eroica parabola di Salvo D’Acquisto, un uomo giovane, strappato alla vita a soli ventitré anni, ma capace di compiere un gesto di straordinaria umanità e sacrificio.
La vicenda di Salvo D’Acquisto è un capitolo doloroso e allo stesso tempo ispiratore del nostro passato.
Il 23 settembre 1943, in un contesto di profonda incertezza e violenza, una deflagrazione in una caserma tedesca a Torrimpietra, nei pressi di Roma, causò la morte di due soldati del Reich.
La risposta dei nazisti fu spietata: la minaccia di una rappresaglia feroce, la condanna a morte di ventidue civili innocenti.
In un istante cruciale, D’Acquisto, spinto da un senso del dovere che trascendeva ogni calcolo personale, si offrì come unico responsabile, assumendosi la colpa altrui per sottrarre all’atrocità una comunità indifesa.
Il suo atto non fu un mero gesto impulsivo, ma una scelta consapevole, frutto di una profonda interiorizzazione dei valori di giustizia, solidarietà e amore per il prossimo.
La sua figura incarna un esempio di resistenza passiva, di coraggio silenzioso, di umanità che si erge di fronte all’oppressione e alla brutalità.
È un monito a non dimenticare le conseguenze della guerra e dell’odio, un invito a coltivare la cultura della pace e della convivenza civile.
La commemorazione di quest’anno ha rappresentato non solo un tributo alla memoria di Salvo D’Acquisto, ma anche un momento di riflessione sul significato del sacrificio e sulla responsabilità individuale di fronte alle ingiustizie.
L’eco del suo gesto continua a risuonare, ispirando le nuove generazioni a perseguire ideali di integrità, coraggio e impegno sociale.
Al termine della celebrazione religiosa, il Generale di Corpo d’Armata Marco Minicucci, Vice Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, ha conferito all’artista Lello Esposito il prestigioso riconoscimento di Carabiniere Benemerito dell’Associazione Nazionale Carabinieri.
Questo atto sottolinea il profondo legame che unisce l’Arma dei Carabinieri all’arte e alla cultura napoletana, riconoscendo il contributo significativo di Lello Esposito nella promozione dell’immagine di Napoli nel mondo.
La sua attività artistica, che intreccia tradizione e innovazione, ha saputo cogliere l’essenza della città partenopea, raccontandola con passione e sensibilità.
L’omaggio è un sigillo tangibile di una relazione decennale, un dialogo fertile tra la creatività dell’artista e l’identità di un’Istituzione che affonda le radici nella storia e vive nel cuore della comunità.