Laura Mariani, atleta della società Never Stop Run di Senigallia, ha compiuto un’impresa di resistenza e resilienza che trascende la semplice competizione sportiva: il completamento del ‘Tor des Géants’, una delle ultramaratone di montagna più iconiche e impegnative al mondo.
La sua avventura, protrattasi per oltre cinque giorni, si è snodata lungo un percorso di 340 chilometri attraverso le aspre vette valdostane, accumulando un dislivello positivo che ha superato i 28.000 metri, un dato che sottolinea la verticalità e la difficoltà intrinseca della sfida.
Il ‘Tor des Géants’, il cui nome richiama la potenza e la maestosità delle Alpi, è molto più di una corsa; è un viaggio immersivo nel cuore del massiccio alpino.
Laura, madre di sei figli, ha affrontato il percorso con un approccio che fonde la preparazione atletica con una profonda capacità di adattamento e una straordinaria gestione dello stress.
La sua performance non si misura solamente in termini di tempo – 127 ore, 59 minuti e 37 secondi per completare la distanza – ma anche nella resilienza dimostrata di fronte a privazioni sensoriali, condizioni meteorologiche variabili e i rigori dell’altitudine.
Tra i 1.000 atleti e atlete che si sono presentati alla partenza, solo 743 hanno raggiunto l’ambita linea del traguardo, a testimonianza del livello di selezione imposto dalla competizione.
Laura si è classificata al 363° posto assoluto, conquistando al contempo una meritata 37° posizione nella categoria femminile.
Questa posizione, sebbene apparentemente modesta in un contesto di oltre mille partecipanti, racchiude in sé la grandezza di un’impresa personale, una vittoria contro i propri limiti e le avversità del percorso.
La sfida non si è limitata alla pura fatica fisica.
L’assenza di un adeguato riposo, un fattore determinante in una competizione di tale durata, unitamente ai tipici disturbi legati all’altitudine, hanno rappresentato ostacoli significativi.
La capacità di Laura di gestire queste difficoltà, trasformandole in un motore per la sua determinazione, sottolinea la componente mentale cruciale nell’ultratrail.
L’esperienza del ‘Tor des Géants’ non è solo un trionfo sportivo, ma un’ode alla perseveranza umana, un inno alla capacità di superare i propri confini e un profondo legame con la natura selvaggia e imponente delle Alpi.
La sua storia incarna lo spirito di Never Stop Run, una filosofia di vita che esorta a non arrendersi mai, a ricercare costantemente nuove sfide e a celebrare la bellezza del viaggio, anche quando il percorso si fa arduo.
Il suo racconto è un invito a esplorare i confini del possibile, a cogliere la forza interiore che risiede in ognuno di noi e a trovare ispirazione nella natura che ci circonda.