mercoledì 24 Settembre 2025
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Radial: Radio, Comunità e Risonanze di Speranza da Jesi

A Jesi, in provincia di Ancona, si consolida un progetto di risonanza globale: Radial, un gemellaggio transnazionale che unisce esperienze radiofoniche indipendenti, nate all’intersezione tra cura e comunità, in un dialogo sonoro innovativo.

L’iniziativa, frutto di una visione audace e profondamente umana, vede la convergenza di Radio Microllions (Tolosa), Radio Sans Nom (Parigi) e Radio Senza Muri (Jesi), ciascuna portatrice di un percorso specifico nella radio terapeutica e nella promozione della salute mentale.

Radial non è semplicemente un’occasione di trasmissione radiofonica; è un atto di resilienza collettiva, un palcoscenico etereo dove le voci – spesso marginalizzate e silenziate – di utenti e operatori dei servizi di salute mentale trovano spazio per esprimersi, condividere storie, e costruire ponti tra mondi apparentemente distanti.

L’aria si riempie di musica, conversazioni spontanee, e narrazioni intime, contribuendo a dissolvere pregiudizi e a umanizzare un tema spesso relegato a tabù.

L’evento si inserisce nel contesto della rassegna “Malati di niente”, un progetto che, con coraggio e originalità, ha saputo affrontare il complesso nodo del disagio mentale, trasformandolo in un’opportunità di riflessione culturale e di crescita sociale.
L’accoglienza istituzionale, con il saluto del Vicesindaco Samuele Animali, sottolinea come l’amministrazione comunale riconosca il valore di un’iniziativa che promuove l’inclusione e alimenta la coesione sociale, ribadendo un impegno concreto verso una comunità dove nessuno sia lasciato indietro.

Susana Ciummelli, figura chiave di Radio Senza Muri e collaboratrice della rassegna, evidenzia un punto cruciale: l’efficacia dell’intervento sanitario, pur fondamentale, non esaurisce la complessità della guarigione.
La dimensione sociale, la possibilità di relazionarsi, di sentirsi parte di qualcosa di più grande, è un elemento imprescindibile per il benessere psicologico.
La radio, in questo senso, si configura come un catalizzatore di socialità, un laboratorio di identità dove l’individuo, spesso intrappolato in una spirale di isolamento, può riscoprire il proprio valore e riconnettersi con il mondo esterno.

Radial rappresenta, quindi, un’eco di speranza, un invito a ripensare il ruolo della comunità nel sostenere la salute mentale e a creare spazi di ascolto e di condivisione dove ogni voce possa trovare la sua giusta risonanza.
La radio non è più solo un mezzo di comunicazione, ma un motore di cambiamento sociale e un simbolo di umanità condivisa.

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