La Camera dei Deputati ha ufficialmente sancito un atto di profonda valenza culturale e identitaria: l’istituzione del 4 ottobre come festa nazionale dedicata a San Francesco d’Assisi.
Il provvedimento, promosso dal gruppo parlamentare Noi Moderati, ha superato la votazione in Aula con un ampio consenso, raccogliendo 247 voti favorevoli, un numero significativo di astenuti e una minoranza discordante, testimoniando la complessità del dibattito politico ma anche il riconoscimento diffuso della figura di Francesco.
Questa decisione non si limita all’inserimento di una data aggiuntiva nel calendario festivo; rappresenta un’occasione per riaffermare i valori fondanti del nostro patrimonio spirituale e sociale.
San Francesco, figura di straordinaria umanità e profonda fede, incarna un messaggio di pace, di rispetto per la natura e di impegno verso i più deboli – principi che oggi, in un mondo segnato da conflitti, disuguaglianze e degrado ambientale, appaiono più urgenti che mai.
La scelta del 4 ottobre, giorno della festa del Santo, è carica di significato.
Rappresenta un momento per riflettere sul percorso spirituale di Francesco, sulle sue scelte radicali e sulla sua capacità di trasformare il mondo attraverso l’amore e la compassione.
È un’opportunità per riscoprire la sua visione rivoluzionaria, che pone al centro l’uomo e la sua relazione con Dio e con il creato.
L’istituzione di questa festa nazionale non si traduce semplicemente in una giornata di riposo; auspica, al contrario, un vero e proprio percorso di valorizzazione del pensiero e dell’opera di San Francesco.
Si prevede l’organizzazione di eventi, iniziative culturali e riflessioni tematiche a livello nazionale e locale, coinvolgendo scuole, parrocchie, associazioni e istituzioni.
L’obiettivo è quello di trasmettere alle nuove generazioni l’eredità spirituale e sociale di Francesco, promuovendo i suoi valori di tolleranza, solidarietà e rispetto per l’ambiente.
Il provvedimento, dopo l’approvazione alla Camera, è ora all’esame del Senato, dove si sottoporrà a un ulteriore processo di discussione e valutazione.
La speranza è che anche il Senato possa accogliere la proposta, contribuendo a consolidare un atto di profondo significato per l’identità nazionale e per la promozione di valori universali di pace e di riconciliazione.
L’occasione rappresenta un monito a riscoprire le radici della nostra civiltà e a costruire un futuro più giusto e sostenibile, ispirandosi all’esempio luminoso di San Francesco d’Assisi.