sabato 27 Settembre 2025
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Savona: crescita resiliente, sfide energetiche e nuove competenze

L’economia savonese, pur dimostrando resilienza e dinamismo, si presenta nel 2025 come un sistema complesso, intriso di potenzialità e vulnerabilità interconnesse.

I risultati preliminari del primo semestre 2025, presentati durante le celebrazioni degli 80 anni dell’Unione Industriali a Vado Ligure, rivelano un incremento significativo di occupazione, con un saldo positivo di 3.000 addetti tra industria e costruzioni, di cui 1.000 nell’industria manifatturiera, e un aumento dell’export industriale del 3,9% rispetto al 2024.
Parallelamente, il settore portuale e la logistica continuano la loro traiettoria di crescita, registrando un incremento complessivo del 5%.
Il turismo, sebbene stabile, mostra una ri-composizione del flusso di visitatori, con una diminuzione della componente straniera e un aumento di quella italiana, fenomeno che suggerisce una possibile ri-orientamento delle strategie di promozione turistica.

Questi dati incoraggianti, elaborati dal Centro Studi di Confindustria e dall’Unione Industriali savonese, evidenziano la capacità produttiva e l’adattabilità del tessuto economico locale.

Tuttavia, la Presidente Sambin ha sottolineato l’urgenza di un’analisi approfondita dei fattori di rischio che potrebbero compromettere la sostenibilità di questa crescita.
La provincia di Savona si configura come la più energivora della Liguria, una criticità amplificata dai costi energetici già elevati e dalla previsione di ulteriori aumenti.
Questa dipendenza energetica espone l’economia locale a volatilità di prezzo e a potenziali interruzioni di fornitura, richiedendo un investimento strategico in fonti di energia rinnovabile e in misure di efficientamento energetico.
Un’altra fonte di preoccupazione è rappresentata dall’incertezza geopolitica, che condiziona i mercati internazionali e incide sui flussi commerciali.
L’export savonese, sebbene robusto, è fortemente concentrato nell’Unione Europea, con una dipendenza significativa da Germania e Francia, due economie che affrontano sfide strutturali e coniche.
Anche l’export verso gli Stati Uniti, pur rilevante, è soggetto alle oscillazioni delle politiche commerciali e alla stabilità del dollaro.
Il tema dell’occupazione emerge come una sfida complessa, caratterizzata da una disconnessione tra le esigenze del mercato del lavoro e le competenze disponibili.
Il tasso di posti di lavoro offerti che rimangono non coperti, pari al 50%, evidenzia una carenza di professionalità specifiche e una necessità di riqualificazione della forza lavoro.
L’imminente ondata di pensionamenti, stimata in 40.000 addetti nei prossimi cinque anni in tutta la Liguria, aggrava ulteriormente questa situazione, aumentando il rischio di una competizione interna per la forza lavoro e potenzialmente frenando la crescita aziendale.
In sintesi, l’economia savonese si trova a un bivio: consolidare i successi recenti mitigando i rischi emergenti, con un’attenzione prioritaria alla transizione energetica, alla diversificazione dei mercati di esportazione e alla promozione di un’offerta formativa in linea con le esigenze del mondo del lavoro, per garantire un futuro prospero e sostenibile per il territorio.

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