Domenica 28 settembre, Villa Necchi Campiglio si veste a festa per l’atto conclusivo della sesta edizione di “I Solisti Veneti per il FAI”, una rassegna che quest’anno tesse un tracciato commovente attraverso i primi cinquant’anni di attività.
Il concerto, sotto la direzione sensibile di Giuliano Carella, si configura come un omaggio vibrante alla memoria dell’ambasciatore Luca Attanasio, figura diplomatica spezzata prematuramente nel tragico agguato del 22 febbraio 2021 nella Repubblica Democratica del Congo, a soli 43 anni.
Questo evento, più di un semplice concerto, rappresenta un ponte tra la celebrazione di una prestigiosa istituzione musicale, i Solisti Veneti, e la rievocazione di un lutto nazionale.
Il FAI (Fondo Ambiente Italiano), da sempre impegnato nella salvaguardia del patrimonio culturale e ambientale, offre un palcoscenico unico: Villa Necchi Campiglio, un manifesto dell’eleganza e del design degli anni Trenta, un gioiello architettonico che incarna un’epoca di speranza e progresso, in netto contrasto con la brusca fine di una vita dedicata al servizio pubblico.
Il programma musicale, intriso di profonda malinconia, include opere di Dmitrij Dmítrievič Šostakòvič e Paul Hindemith, compositori il cui linguaggio musicale si fa spesso portavoce di sofferenza, di critica sociale e di riflessioni esistenziali.
La scelta di queste pagine sottolinea la volontà di esprimere un dolore condiviso, un lutto che va oltre la sfera personale e si radica in una più ampia consapevolezza della fragilità umana e delle ingiustizie che affliggono il mondo.
La presenza dei genitori e dei familiari dell’ambasciatore Attanasio conferisce all’evento un significato ancora più intenso e commovente, trasformandolo in un momento di raccoglimento, di ricordo e di speranza.
L’eco delle loro emozioni si fonderà con le note musicali, creando un’atmosfera carica di significato, un abbraccio collettivo attorno a una famiglia colpita da una perdita irreparabile.
L’appuntamento, fissato per le ore 21, si propone non solo come un concerto di alto livello artistico, ma anche come un’occasione per riflettere sull’importanza del ruolo diplomatico, sulla necessità di promuovere la pace e la giustizia, e sull’urgenza di non dimenticare le vite spezzate in nome di ideali e ambizioni spesso distorti.
Un omaggio solenne, un momento di riflessione e un invito a onorare la memoria di Luca Attanasio con azioni concrete per un futuro più giusto e sicuro.