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San Francesco: un faro di pace e speranza per l’Italia.

Il 4 ottobre si rinnova l’occasione per celebrare San Francesco d’Assisi, figura cardine del patrimonio culturale e religioso italiano, designato patrono della nazione.
L’approvazione parlamentare che consacra questa data come festa nazionale rappresenta un atto più che formale; si tratta di un’esplicita volontà politica di riaffiorare la risonanza di un messaggio profondamente radicato nella storia e nell’identità del nostro Paese.
La scelta, sottolineata con appiglio dal Presidente della Camera, Lorenzo Fontana, non è casuale.
In un’epoca segnata da conflitti globali, crescenti disuguaglianze e una diffusa sensazione di smarrimento, l’eredità francescana si presenta come un faro di speranza e un invito all’azione.
Riscoprire San Francesco non significa semplicemente commemorare un santo, ma riappropriarsi di un’etica e una visione del mondo che pongono al centro la pace, la giustizia sociale, il rispetto per la creazione e la profonda connessione tra l’uomo e il divino.

L’importanza di San Francesco trascende i confini religiosi.
Il suo approccio radicale alla vita, la sua rinuncia ai beni materiali e la sua dedizione ai più poveri e marginalizzati hanno ispirato generazioni di artisti, filosofi e leader politici, indipendentemente dalla loro fede.
La sua “pace” non è una mera assenza di guerra, ma una condizione di armonia interiore e di relazioni positive con il prossimo, con la natura e con Dio.

È un invito a superare l’individualismo, l’avidità e la violenza, promuovendo la solidarietà, la compassione e il perdono.

La figura di Francesco d’Assisi, umile predicatore e cantore della creazione, risuona particolarmente forte nel contesto attuale, dove la crisi climatica, le migrazioni di massa e le disuguaglianze economiche mettono a dura prova il tessuto sociale e la convivenza pacifica.
La sua visione ecologica, che considera ogni creatura come un fratello o una sorella, anticipa le sensibilità ambientali contemporanee e ci spinge a una riflessione profonda sul nostro rapporto con il pianeta.

Celebrare San Francesco il 4 ottobre non è, quindi, un mero atto di devozione religiosa, ma un’occasione per rinnovare il nostro impegno verso i valori di pace, giustizia e solidarietà che hanno ispirato la sua vita.
È un invito a riscoprire un modello di sviluppo umano più sostenibile e a costruire un futuro in cui la dignità di ogni persona sia al centro di ogni azione.
La sua eredità, ancora viva e attuale, ci esorta a essere costruttori di ponti, promotori di dialogo e testimoni di speranza in un mondo afflitto da troppe divisioni e conflitti.

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