Nel corso di un’operazione di vigilanza del territorio condotta dai Carabinieri della Compagnia di Trieste, si è concretizzata una complessa attività di contrasto alla criminalità transfrontaliera, con l’arresto di un cittadino sloveno di 41 anni.
L’arresto, eseguito in esecuzione di un mandato di arresto europeo emesso dalle autorità giudiziarie slovene, lo riguarda per una serie di reati che spaziano dal furto aggravato all’appropriazione indebita, passando per l’utilizzo fraudolento di documenti falsi e la loro contraffazione.
L’individuazione del soggetto ricercato è avvenuta in via Hermet, a Muggia, mentre tentava di immettersi a bordo di un’autovettura in compagnia di una donna.
L’osservazione attenta dei Carabinieri ha permesso di notare un’incongruenza cruciale: la targa esposta sul veicolo non corrispondeva a quella registrata per quel particolare modello, sollevando immediatamente sospetti sulla sua identità e sulla sua legittima circolazione.
Il veicolo è stato immediatamente sottoposto a sequestro, in attesa di ulteriori accertamenti per determinarne l’origine e il suo effettivo utilizzo.
L’attività d’indagine non si è limitata all’arresto, ma si è estesa al controllo del domicilio condiviso dai due soggetti a Muggia, rivelando una struttura organizzativa complessa e strutturata.
La perquisizione ha portato al sequestro di una vasta gamma di documentazione relativa a contratti di noleggio e compravendita di veicoli, suggerendo un possibile coinvolgimento in attività di ricettazione e frode documentale.
La presenza di numerose chiavi di autovetture, insieme a una collezione di telefoni cellulari, schede SIM usa e getta, indica una meticolosa pianificazione e un tentativo di eludere le indagini, rendendo difficile la tracciabilità delle comunicazioni.
Particolarmente rilevante è stata la scoperta di un dispositivo jammer, un apparecchio sofisticato utilizzato per interferire con le frequenze utilizzate dai sistemi di localizzazione satellitare e dagli allarmi antifurto, dimostrando una conoscenza approfondita delle tecnologie di sicurezza e un’intenzione deliberata di ostacolare le attività di controllo delle forze dell’ordine.
L’arresto del cittadino sloveno e il sequestro della documentazione e degli artefatti rinvenuti rappresentano un significativo passo avanti nella lotta alla criminalità transfrontaliera e nella prevenzione di attività illecite che mirano a danneggiare l’economia e la sicurezza della regione.
L’uomo è stato trasferito presso la Casa Circondariale di Trieste, a disposizione dell’autorità giudiziaria slovena, in attesa di essere estradato per affrontare i capi d’accusa a suo carico.
Le indagini proseguono a tutto campo per accertare la possibile esistenza di ulteriori complici e per ricostruire l’intera filiera criminale a cui il soggetto arrestato risulta collegato.