giovedì 25 Settembre 2025
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Claudia Cardinale e Totò: un’amicizia sincera tra balli e melodie arabe.

Il vuoto lasciato dalla scomparsa di Claudia Cardinale è un’eco profonda, un’assenza che si fa sentire nel panorama artistico e nel cuore di chi l’ha conosciuta.

Leopoldo Mastelloni, legato a lei da un’amicizia sincera e duratura, si erge a testimone privilegiato, dipingendo il ritratto di una donna complessa e generosa, lontana dalle etichette e dai cliché che spesso incollano alle star del cinema.

La nascita del loro legame affonda le radici nel lavoro comune, mediato dalla figura carismatica di Pasquale Squitieri, un amore che ha segnato profondamente la vita di Claudia, ancorandola in maniera speciale a Napoli.
Mastelloni ricorda il primo incontro, durante le riprese de *I Guappi*, un’esperienza che ha portato con sé un gesto simbolico: un dono di conchiglie d’argento, un’offerta tangibile del mare partenopeo, un’immagine che ritrovò poi ad adornare la scrivania di Claudia a Parigi, testimonianza di un legame emotivo profondo.

“Ti porto il mare di Napoli”, sussurrava, una frase carica di significato, un costante richiamo alle sue origini, alla sua essenza.

L’amicizia, sopravvissuta alla scomparsa di Squitieri, si è nutrita di confidenze e di un reciproco rispetto intellettuale.

Mastelloni ne percepiva la passione inesauribile per la recitazione, un’ardente desiderio di esplorare nuovi orizzonti artistici, anche a tarda età.

Ricorda l’entusiasmo con cui Claudia affrontava i suoi ruoli, la sua dedizione allo studio, l’apertura verso le proposte registiche, come quella di Abel Ferrara che l’aveva recentemente tentata.
La Cardinale, a differenza di molte sue colleghe, ha resistito al tempo con grazia e naturalezza, rifiutando i ritocchi, abbracciando l’invecchiamento come parte integrante della sua identità.
Un’eleganza innata, un fascino autentico che trascendevano l’apparenza esteriore.

Profondamente provata dalla perdita di Alain Delon, un altro gigante del cinema, condivideva con Mastelloni la passione per i maestri che l’avevano diretta, un’occasione per ripercorrere la storia del cinema italiano e internazionale.

L’impossibilità di recarsi in Francia per l’ultimo saluto è fonte di rammarico, mentre il pensiero si volge alla tomba di famiglia a Roma, custode della sua memoria.
È difficile isolare un singolo momento, un’immagine significativa tra i tanti ricordi condivisi.
Ma ne emerge uno particolarmente intimo e toccante: un filmato privato che cattura un’immagine inaspettata, Claudia Cardinale che balla, insegnando a Mastelloni le melodie arabe che cantava da bambina, un gesto semplice, disarmante, che rivela un lato inatteso, una fragilità e una gioia di vivere contagiosa.
Un’immagine che sigilla un’amicizia sincera, un capitolo indimenticabile di una vita intensa e ricca di significato.

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