giovedì 25 Settembre 2025
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Milano

Milano, presidio pro Palestina: rabbia, impegno e solidarietà.

Davanti a Palazzo Marino, sotto una pioggia battente che amplificava la determinazione, si è acceso un presidio di mobilitazione continua, un segnale di resilienza e di impegno ininterrotto per la causa palestinese e a sostegno delle iniziative come la Flotilla.

L’evento, promosso dalla Cub e replicato in diverse città italiane, ha radunato un variegato tessuto sociale: associazioni palestinesi, collettivi di centri sociali come Vittoria e Lambretta, esponenti di Rifondazione Comunista, studenti, militanti storici e nuove generazioni dell’area politica antagonista, accomunati da una profonda preoccupazione per la situazione a Gaza.

Il presidio, nato da un’urgenza sentita e organizzato in tempi brevissimi, ha assunto la forma di una piattaforma partecipata, un palcoscenico spontaneo sotto gli ombrelli, dove si sono succeduti interventi appassionati e diretti.

Il tono è stato a tratti acceso, caratterizzato da accuse veementi nei confronti del Governo italiano e della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ritenuti corresponsabili, attraverso un silenzio assordante e una mancanza di azione concreta, per le conseguenze devastanti del conflitto israelo-palestinese.
Benjamin Netanyahu è stato oggetto di critiche altrettanto severe, considerato artefice di una politica repressiva e genocida.

Al di là delle accuse dirette, il focus è stato posto sulla denuncia di un disegno più ampio, un complotto deliberato da parte dello Stato di Israele volto non solo alla destabilizzazione e alla distruzione fisica della popolazione palestinese, ma anche all’eradicazione della sua identità culturale, della sua storia millenaria e delle sue tradizioni.
Questa dimensione culturale è stata sottolineata come un elemento cruciale nella comprensione della tragedia in atto, un attacco non solo alle vite, ma alla memoria e all’anima del popolo palestinese.
Il messaggio lanciato è chiaro: la mobilitazione non si arresterà.
Non si tratta di una protesta isolata, ma di un impegno continuo, una presa di posizione condivisa da una vasta platea di cittadini che aspirano a un futuro di giustizia e dignità per il popolo palestinese.

La Flotilla rappresenta un simbolo di questa speranza, un gesto concreto di solidarietà e di sfida, e il presidio di Milano si configura come un tassello fondamentale di un fronte più ampio, determinato a non cedere di fronte alle difficoltà e a proseguire nella sua battaglia pacifica per la verità e la giustizia.
L’impegno è reiterato: la strada è lunga, ma la determinazione non vacilla.

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