giovedì 25 Settembre 2025
18.8 C
Napoli

Biologi campani e molisani: un premio per la ricerca e il futuro.

In un contesto culturale sempre più consapevole del ruolo cruciale della scienza, l’Ordine dei Biologi di Campania e Molise ha celebrato la Notte Europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori con un evento di profondo significato a Napoli.
La cerimonia, un omaggio ai biologi che hanno dedicato mezzo secolo della loro vita alla ricerca, ha rappresentato molto più di una semplice premiazione: è stato un atto di riconoscimento, un catalizzatore di ispirazione e un ponte tra la comunità scientifica e la società.
L’iniziativa, voluta dall’Ordine, sottolinea l’importanza di valorizzare non solo i risultati tangibili della ricerca biologica, ma anche la perseveranza, l’etica professionale e la dedizione che ne sono alla base.

I premiati, figure di spicco nel panorama scientifico campano e molisano, hanno apportato contributi significativi all’avanzamento della biologia e delle discipline ad essa connesse, generando un impatto positivo e duraturo sulla salute pubblica, sull’economia e sulla comprensione del mondo che ci circonda.

Il presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Biologi, Vincenzo D’Anna, ha evidenziato come questo tipo di manifestazioni siano fondamentali per elevare il profilo della professione biologica, un ruolo destinato a diventare sempre più centrale nell’era della medicina predittiva e personalizzata, un approccio innovativo che promette di rivoluzionare la cura delle malattie e la promozione del benessere.
Carla Cimmino, consigliera di Obcm e segretaria Fnob, ha rimarcato l’impegno dell’Ordine a sostenere la ricerca scientifica, la formazione continua e l’eccellenza professionale.

La scienza, ha affermato, è il fondamento imprescindibile della nostra esistenza e l’Ordine si fa carico di promuoverne la diffusione e la comprensione, creando un dialogo costruttivo tra gli scienziati e i cittadini.

Un ulteriore elemento di innovazione introdotto dall’Ordine è l’istituzione del Premio Giovani Ricercatori, un segnale di speranza e un investimento nel futuro.
Questo riconoscimento mira a incentivare le nuove generazioni di studiosi, a fornire loro visibilità e a stimolarne la crescita professionale, incoraggiandoli a perseguire l’eccellenza e a contribuire al progresso della scienza.

I biologi insigniti, un gruppo eterogeneo e rappresentativo dell’eccellenza scientifica regionale, comprendono: Attilio Sofia, Dario Spiteri, Roberto Blundo, Ciro Palmieri, Ciriaco Rago, Giuseppe Caputo, Salvatore Scognamiglio, Vittorio Caponigro, Antonella Carsana, Adriana Zatterale, Antonio Cesare Rendina, e le ricercatrici Serena Marullo e Annabella Di Mauro.

Il loro lavoro testimonia l’impatto profondo che la ricerca biologica può avere sulla vita delle persone e sulla salute del pianeta.
L’evento si è configurato quindi come un momento di celebrazione del passato, di riflessione sul presente e di sguardo rivolto al futuro della ricerca scientifica in Campania e Molise.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -