Alice nella Città: Un Mosaico di Voci e Visioni per le Nuove GenerazioniLa ventitreesima edizione di Alice nella Città si configura come un vibrante crocevia di cinema, impegno sociale e riflessione generazionale, sviluppandosi in parallelo e in sinergia con la Festa del Cinema di Roma dal 15 ottobre a novembre, e ampliandosi con il nuovo format “Fuori Sala” in diverse location della capitale.
Il Festival si preannuncia come un’esperienza immersiva, capace di dialogare con le inquietudini e le aspirazioni delle giovani generazioni, attraverso una programmazione eclettica che spazia dal grande schermo al confronto diretto con maestri del cinema e protagonisti di storie che interrogano il presente.
Un omaggio solenne a Robert De Niro, culminante con la consegna della Lupa Capitolina il 6 e il 7 novembre, segna un momento di celebrazione per un’icona indiscussa della settima arte.
Accanto a questa vetrina di prestigio, il progetto “Womenlands” mette in luce eccellenze femminili italiane e internazionali, premiando figure come la regista Carla Simon e Reem Al-Hajajreh, attivista palestinese e fondatrice di Women of the Sun, un gesto di supporto concreto alle sue iniziative.
La selezione ufficiale si apre con “Good Boy”, un thriller horror che, in una prospettiva inusuale, esplora il mondo attraverso gli occhi di un golden retriever, già destinato a suscitare forte interesse.
Particolarmente attesa è l’opera prima di Ronan Day-Lewis, “Anemone”, che segna il ritorno sul set del padre Daniel, a otto anni dal suo ritiro.
Un’occasione unica per assistere a una masterclass con entrambi, e per immergersi in un film descritto come “straordinario, visionario e iperrealista”, che affronta il complesso rapporto padre-figlio e le cicatrici invisibili lasciate dalla guerra.
La rigorosa selezione, come sottolineato dai direttori, ha portato a una deliberata assenza di opere italiane nel concorso internazionale, a testimonianza della difficoltà di cogliere la verità nell’esplorazione dell’infanzia e dell’adolescenza.
Nonostante ciò, l’attenzione al panorama cinematografico nazionale rimane forte, testimoniata dall’ampia vetrina di “Panorama Italia” e dal premio del pubblico.
Il programma si articola in un caleidoscopio di proposte: “Squali” di Daniele Barbiero, un’analisi acuta del mondo iperconnesso; la commedia “Due cuori e due capanne” che, con ironia, mette a confronto una femminista convinta e un maschilista inconsapevole; “Domani interrogo”, adattamento del romanzo di Gaja Cenciarelli, una storia toccante ambientata in un liceo difficile.
La scuola, in tutte le sue sfaccettature, emerge come tema ricorrente, affiancata da serie televisive come “La Preside”, un racconto di cambiamento e speranza ambientato a Caivano, e “Il professore 3”, che offre uno sguardo privilegiato sul rapporto tra insegnanti e studenti.
Tra le proiezioni speciali, spiccano opere come “The Choral” di Nicholas Hytner, un potente messaggio di resilienza e comunità ambientato sullo sfondo della Prima Guerra Mondiale, e il restauro de “La scuola” di Daniele Luchetti, a trent’anni dalla sua uscita, un’occasione per rivivere un classico del cinema italiano.
Non mancano momenti di leggerezza e divertimento, con la proiezione di episodi speciali di “Bluey al cinema” e del restauro de “Pippi Goes on Board”, opere che celebrano l’immaginazione e l’avventura per i più piccoli.
Alice nella Città si conferma come un festival autonomo, pur mantenendo un forte legame con la Festa del Cinema di Roma, come testimoniato da un accordo triennale per l’utilizzo degli spazi.
Si tratta di un rapporto di reciproco arricchimento, in cui il Festival continua a interrogare il presente, a promuovere voci nuove e a celebrare il potere del cinema come strumento di conoscenza, di cambiamento e di crescita.