21 agosto 2024 – 12:45
Egregio direttore,abbiamo seguito con vivo interesse gli articoli di recente pubblicati su La Stampa e siamo grati per il dibattito che essi hanno suscitato. Ci rivolgiamo a lei in qualità di cittadini attivi residenti e membri di associazioni che, supportati dalla Casa del Quartiere di San Salvario, intendono promuovere iniziative mirate alla sensibilizzazione e alla mobilitazione contro le nuove forme di dipendenza e la crescente microcriminalità. Alla fine del mese scorso abbiamo organizzato un primo incontro pubblico dal titolo “Passi liberi: spazi e presidi di cittadinanza attiva nel quartiere”. L’evento si è svolto nell’area pedonale di via Principe Tommaso, con la partecipazione di rappresentanti del Comune, della Polizia di Stato e dell’Asl. Il nostro obiettivo era instaurare un dialogo diretto con le istituzioni al fine di informare la cittadinanza sui rischi legati all’uso delle sostanze stupefacenti, sia in termini di dipendenza che per quanto riguarda la sicurezza pubblica e l’aumento degli episodi criminali come aggressioni, furti e scippi nelle zone adibite al traffico e consumo di droga.È imprescindibile affrontare apertamente una questione che coinvolge direttamente i cittadini nei quartieri, ma che troppo spesso viene trascurata. Noi, come promotori civici e membri delle associazioni locali, riteniamo fondamentale accrescere la consapevolezza riguardo a questo fenomeno insidioso che minaccia il benessere della nostra comunità. Siamo convinti che solo attraverso un impegno congiunto tra istituzioni, società civile e singoli cittadini possiamo contrastare efficacemente queste forme emergenti di disagio sociale.Confidiamo nella sua attenzione verso questa problematica urgente e ci auguriamo una proficua collaborazione futura per rendere i nostri quartieri luoghi più sicuri e solidali per tutti i loro abitanti.Cordiali saluti,Il Gruppo dei Cittadini Attivi della Casa del Quartiere San Salvario
