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Rete Ospedaliera in Sicilia: Tensioni e Rimodulazione dei Posti Letto

L’impegno di un’amministrazione locale a garantire il benessere della propria comunità è un sentimento comprensibile e condivisibile.

Tuttavia, la percezione di non essere stati adeguatamente ascoltati, espressa da alcuni sindaci del Palermitano in merito alla riorganizzazione della rete ospedaliera regionale, solleva interrogativi complessi che meritano un’analisi approfondita.

A margine dell’inaugurazione del nuovo reparto di assistenza e degli spazi dedicati alla medicina genetica presso Villa Sofia Cervello, l’Assessore Regionale alla Salute, Daniela Faraoni, ha risposto alle preoccupazioni espresse, sottolineando la necessità di una visione strategica a lungo termine per il sistema sanitario siciliano, una visione che inevitabilmente implica scelte difficili e compromessi.

La riorganizzazione della rete ospedaliera, approvata dall’Assemblea Regionale Siciliana (ARS) sotto la guida del governo Schifani, non può essere interpretata come un atto unilaterale, ma come il risultato di un processo di valutazione basato su dati demografici e sanitari aggiornati.
L’Assessore Faraoni ha evidenziato come la diminuzione della popolazione residente, un dato innegabile, abbia reso necessario un ridimensionamento complessivo dell’offerta ospedaliera, con una conseguente riduzione di 367 posti letto.
Questa scelta, lungi dall’essere una diminuzione indiscriminata di servizi, è stata compensata da un significativo potenziamento di aree cruciali per la salute pubblica.

La riorganizzazione ha infatti previsto un aumento di 208 posti letto dedicati all’oncologia, un settore in costante crescita e di vitale importanza per la sopravvivenza e la qualità della vita dei pazienti.

Parallelamente, sono stati introdotti 50 posti letto aggiuntivi per le malattie infettive, un’area che ha assunto un ruolo centrale negli ultimi anni a causa delle pandemie e delle nuove sfide sanitarie globali.

Si è inoltre assistito a un potenziamento di 48 posti letto per le malattie dell’apparato respiratorio, una risposta concreta alle crescenti problematiche legate all’inquinamento atmosferico e alle malattie respiratorie croniche.
Infine, un incremento di 110 posti letto è stato destinato alla rete dell’emergenza urgenza, garantendo una risposta più rapida ed efficace in situazioni critiche.

L’Assessore Faraoni ha precisato che questi posti letto non sono stati semplicemente creati dal nulla, ma sono stati “rimodulati e riproposti”, recuperando risorse precedentemente allocate a strutture sottoutilizzate o inefficaci.
Questa scelta, seppur necessaria per ottimizzare l’utilizzo delle risorse disponibili, ha comportato inevitabilmente la necessità di sottrarre risorse ad alcune realtà locali, generando legittime preoccupazioni e proteste.

La trasparenza nel processo decisionale e un dialogo costruttivo con le amministrazioni locali rimangono, pertanto, elementi imprescindibili per superare le incomprensioni e costruire un sistema sanitario regionale più efficiente e al servizio dei cittadini.
L’intervento del Prefetto di Palermo, Massimo Mariani, testimonia l’attenzione delle istituzioni a mediare e a garantire un confronto aperto e costruttivo.

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