La stagione autunnale di Genova si apre con una straordinaria immersione nel cuore dell’Ottocento genovese, grazie alla mostra diffusa “L’Ottocento dei Quinzio: Eredità, Innovazione e il Colore del Cambiamento”.
Un percorso espositivo inedito, articolato tra Palazzo Rosso, la Galleria d’Arte Moderna e l’Accademia Ligustica di Belle Arti, che rivela la figura e l’opera della famiglia Quinzio, una dinastia di artisti che ha profondamente segnato il panorama culturale e artistico ligure.
Giovanni Quinzio, figura paterna e mentore, trasmise ai figli Antonio, Orazio e Tullio un’eredità artistica fertile e innovativa, che si concretizzò in una produzione eterogenea: dipinti, disegni, sculture, affreschi, testimonianze di un’epoca di trasformazioni sociali, economiche e artistiche.
La mostra, promossa dall’assessorato alla Cultura del Comune di Genova, offre un accesso privilegiato a un corpus di opere, in gran parte sconosciute al grande pubblico, e accuratamente restaurate per l’occasione, restituendo alla luce la brillantezza dei colori e la ricchezza dei dettagli.
Lungi dall’essere una semplice esposizione di opere d’arte, “L’Ottocento dei Quinzio” si configura come una vera e propria finestra aperta sulla bottega di un’epoca, un laboratorio creativo dove è possibile seguire l’evoluzione di un’opera, dalla primissima idea schizzata su carta ai bozzetti preparatori, fino alla realizzazione finale.
Le curatrici Martina Panizzutt e Margherita Priarone hanno saputo ricostruire un racconto visivo che svela i processi mentali e le tecniche impiegate dagli artisti Quinzio, offrendo una chiave di lettura inedita del loro lavoro.
La mostra non si limita a esplorare la produzione artistica della famiglia Quinzio, ma si propone anche di contestualizzare la loro opera all’interno del più ampio scenario storico e culturale dell’Ottocento genovese.
I Quinzio, infatti, furono protagonisti attivi del rinnovamento della città borghese, contribuendo a definire l’immagine di una Genova in rapida trasformazione.
Il loro lavoro, legato alla rappresentazione della vita quotidiana, del paesaggio ligure e dei ritratti di esponenti della società locale, riflette le aspirazioni e i valori di un’epoca in bilico tra tradizione e modernità.
L’iniziativa di valorizzazione si estende oltre i confini delle sedi espositive, coinvolgendo due prestigiosi palazzi dei Rolli, Palazzo Lercari Parodi e Palazzo Spinola Gambaro, che custodiscono affreschi e decorazioni realizzate proprio dai Quinzio.
Questi edifici, aperti al pubblico in occasione dei Rolli Days di ottobre, offrono un’occasione unica per ammirare da vicino le opere degli artisti genovesi nel loro contesto originario.
L’itinerario proposto dalla mostra si rivela quindi un invito a scoprire Genova e il suo entroterra, le due riviere, percorrendo le tracce lasciate dalla famiglia Quinzio, testimoni silenziosi di un’epoca ricca di fermenti culturali e artistici.
La mostra rimarrà aperta al pubblico dal 25 settembre al 14 dicembre 2025, offrendo a visitatori e studiosi un’opportunità irripetibile per approfondire la conoscenza di una delle più importanti dinastie artistiche genovesi.