23 agosto 2024 – 18:45
La consigliera regionale Monica Canalis ha espresso la sua posizione critica nei confronti della legge sull’Allontanamento zero, approvata due anni fa dalla giunta Cirio, sottolineando che il nome potrebbe non essere appropriato e che è fondamentale garantire che l’allontanamento avvenga per le motivazioni corrette. Secondo Canalis, l’opposizione di destra si è concentrata troppo sugli abusi fisici e sull’abbandono materiale, trascurando le forme più subdole di abuso psicologico o affettivo che possono verificarsi in contesti familiari problematici.Le casistiche mostrano che gli abusi sono una minoranza, ma esistono numerosi casi in cui i genitori non sono in grado di fornire un ambiente sano ai propri figli a causa di problemi sanitari, psichiatrici o dipendenze. Inoltre, situazioni di controversia giudiziaria legate a separazioni possono rendere necessaria l’applicazione dell’estrema misura dell’allontanamento. Tuttavia, è importante bilanciare la tutela dei minori con la necessità di supportare anche i genitori problematici.Marrone è stato criticato per aver difeso in modo eccessivo alcuni genitori problematici e per aver attaccato i servizi sociali, accusandoli di conflitti d’interesse e giudizi poco equilibrati. Canalis ha respinto queste accuse come infondate, sottolineando che le decisioni dei servizi sociali vengono validate da un team multidisciplinare e approvate dal giudice competente.Infine, Canalis ha sollevato il tema dei nuclei nomadi, ribadendo la necessità di trattare tutte le famiglie in modo equo e garantendo loro accesso a soluzioni abitative adeguate. Ha sottolineato l’importanza di non discriminare questa popolazione e ha richiesto la creazione di progetti educativi mirati e percorsi specifici per favorirne l’integrazione sociale senza ricorrere semplicemente all’allontanamento dei minori.
