Preoccupazione per il blocco del piano regolatore a Torino: proposte per favorire gli investimenti immobiliari

Date:

24 agosto 2024 – 10:45

Il presidente del collegio edile dell’Api, Marco Razzetti, esprime preoccupazione per il blocco del nuovo piano regolatore. Secondo Razzetti, la mancata vendita degli immobili è dovuta principalmente ai prezzi elevati fissati all’asta, che non sono sostenibili rispetto ai costi di ristrutturazione e al mercato immobiliare stagnante di Torino. I valori immobiliari sono fermi da almeno cinque-sei anni, con poche eccezioni nel centro della città.Razzetti evidenzia che il Comune non può semplicemente abbassare i prezzi unilateralmente a causa dei vincoli imposti dall’Agenzia delle entrate nella determinazione delle basi d’asta. Tuttavia, propone che la città trovi un modo trasparente per aggiornare i prezzi dopo aste deserte al fine di favorire l’attività economica.L’ostacolo successivo riguarda gli investitori interessati, che si trovano ad affrontare iter burocratici lunghi e incerti in termini di conversione degli immobili pubblici. A Torino, i cambi di destinazione d’uso richiedono in media due anni, oltre alle incertezze legate ai costi di ristrutturazione già elevati.Nonostante ciò, Razzetti sottolinea che la Città potrebbe intervenire per semplificare tali procedure e accelerare i tempi per gli investitori interessati. Tuttavia, attualmente mancano garanzie concrete sulle tempistiche necessarie per avviare i lavori edili, il che rappresenta un ulteriore freno agli investimenti.Infine, si evidenzia la questione della burocrazia e dell’impegno dichiarato dal sindaco Lo Russo nel semplificarla. Tuttavia, secondo Razzetti e i suoi associati, al momento non ci sono ancora certezze su quando sarà effettivamente possibile avviare i lavori edili.

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