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sabato 8 Novembre 2025

Lamptey ko: brutto infortunio, operazione e lunghi stop per la Fiorentina

La stagione della Fiorentina subisce un colpo durissimo con l’infortunio di Tariq Lamptey, l’ala destra inglese di origini ghanesi, costretta a lasciare il campo durante la partita contro il Como.

L’uscita anticipata, a metà del primo tempo, ha innescato una serie di approfonditi esami diagnostici che, purtroppo, hanno confermato i timori iniziali: una lacerazione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro.

L’entità della lesione richiedeva un intervento chirurgico ricostruttivo, eseguito con successo dal Professor Mariani.
L’operazione, cruciale per il reintegro del giocatore nel contesto sportivo, mira a ripristinare la stabilità e la funzionalità dell’articolazione, compromesse dalla rottura del legamento.
La ricostruzione, procedura complessa e delicata, è il gold standard per affrontare lesioni di questa natura, rappresentando l’approccio più efficace per consentire un ritorno alla pratica agonistica.
Lamptey, classe ’99, rappresenta un elemento di spicco nel progetto tecnico di Vincenzo Italiano, apportando velocità, dribbling e imprevedibilità sulla fascia destra.
L’investimento di circa sei milioni di euro per l’acquisizione dal Brighton testimoniava l’importanza strategica del giocatore all’interno del club viola.
Questo nuovo ostacolo si aggiunge a una sfortuna pregressa: nella passata stagione, il giocatore aveva già subito un fermo di quattro mesi a causa di un problema alla caviglia, evidenziando una certa fragilità fisica che potrebbe richiedere un’analisi più approfondita delle sue condizioni atletiche e del suo protocollo di allenamento.

Il percorso di riabilitazione, che seguirà l’intervento, sarà lungo e rigoroso, richiedendo un impegno costante da parte del giocatore e del team medico.

Si stima che il ritorno in campo possa richiedere diversi mesi, durante i quali Lamptey dovrà seguire scrupolosamente il programma stabilito, focalizzandosi sulla riacquisizione della forza muscolare, della propriocezione e della coordinazione.

La gestione di questo percorso riabilitativo sarà fondamentale non solo per il recupero fisico, ma anche per il mantenimento della motivazione e della fiducia del giocatore, elementi cruciali per un ritorno di successo.

L’esperienza vissuta potrebbe anche portare a una riflessione a livello di prevenzione, al fine di ridurre il rischio di infortuni futuri e ottimizzare le performance atletiche.

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