25 agosto 2024 – 14:45
Il progetto ideato da Marella Caramazza e il suo team presso Istud business school e il Cottino social impact campus si propone di rivoluzionare il concetto di valore sociale legato agli immobili. L’obiettivo è quello di creare una metodologia innovativa che consenta di valutare in modo concreto l’impatto sociale di un’idea, andando oltre la mera dimensione economica. Si tratta di un approccio ambizioso che mira a fornire un equivalente economico dell’impatto sociale generato da un progetto, in linea con le strategie e le ambizioni della comunità.Il Comune di Torino si trova ad affrontare la sfida dei beni immobili invenduti, ma allo stesso tempo si impegna a rispondere alle esigenze della società. Grazie all’iniziativa Torino Social Impact, supportata dalla Fondazione Cottino e dalla Compagnia di San Paolo, è stato avviato un nuovo modello che valorizza l’impatto sociale generato dagli immobili. Un team multidisciplinare composto da esperti provenienti da diverse discipline come giuridica, finanza pubblica, urbanistica e valutazione d’impatto ha lavorato per sviluppare questo innovativo approccio.Partendo da casi specifici come l’ex fabbrica Superga, il team sta analizzando lo stato attuale e il potenziale di questi beni immobili in vendita, che presentano caratteristiche diverse in termini di attrattività sul mercato. L’idea alla base del progetto prevede che i potenziali acquirenti possano ottenere uno sconto sull’acquisto dell’immobile presentando una proposta che evidenzi non solo gli aspetti tecnici del progetto, ma soprattutto l’impatto sociale positivo che esso potrebbe generare sul quartiere e sulla comunità.Per garantire l’oggettività della valutazione dell’impatto sociale, sarà coinvolto un ente terzo indipendente che verificherà la coerenza tra le proposte presentate dai candidati e gli obiettivi prefissati. In questo modo, si intende promuovere un approccio più consapevole e responsabile verso la valorizzazione degli immobili urbani, ponendo al centro non solo il valore economico ma anche quello sociale generato dalle nuove iniziative.
