Nella quiete notturna di Grignano, frazione di Prato, un episodio ha interrotto la pacata routine, risvegliando un campanello d’allarme che risuona ben oltre i confini della singola parrocchia.
Un uomo di 33 anni, con precedenti penali e residente a Quarrata, è stato arrestato dai Carabinieri con l’accusa di tentato furto nella chiesa di San Pietro Apostolo, un atto che si inserisce in un contesto più ampio di saccheggi e tentativi di effrazione che hanno insidiato il patrimonio religioso della provincia di Prato nelle ultime settimane.
L’allarme, sollevato dal parroco in seguito a rumori sospetti provenienti dal portone, ha innescato un intervento tempestivo delle forze dell’ordine.
Il fermo dell’uomo, individuato a breve distanza dalla chiesa, ha rivelato la presenza di un zaino contenente una serie di attrezzi da scasso, tra cui un piede di porco, strumenti che suggeriscono un’azione premeditata e mirata.
L’arresto non è un caso isolato.
La Procura della Repubblica, nella sua indagine, sta vagliando il coinvolgimento del 33enne in una serie di furti verificatisi in diverse località della provincia, in particolare nei comuni di Vernio, Carmignano e Cantagallo.
Questi episodi, caratterizzati da una certa audacia, si consumano prevalentemente nelle ore pomeridiane o serali, sfruttando la vulnerabilità di luoghi privi di sistemi di videosorveglianza.
Il bottino, principalmente costituito dalle cassette delle elemosine, riflette un approccio mirato e pragmatica, sebbene in un caso sia stato asportato anche un prezioso calice in argento, evidenziando un’escalation nella gravità dei reati.
Questa recrudescenza di furti in luoghi di culto non solo rappresenta una perdita materiale, ma incide profondamente nel tessuto sociale e religioso, minando il senso di sicurezza e fiducia nella comunità.
La Procura, consapevole della delicatezza della situazione, ha intensificato i controlli e le indagini, sollecitando un approccio sinergico tra le forze dell’ordine e le istituzioni locali.
L’episodio ha anche riacceso il dibattito sull’importanza di investire in misure di prevenzione e sicurezza.
Durante il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica nazionale, tenutosi presso la Prefettura di Prato, è stata ribadita l’urgenza di implementare sistemi di videosorveglianza su scala cittadina, una necessità percepita come cruciale per contrastare l’aumento della criminalità e tutelare il patrimonio culturale e religioso della comunità.
La questione, al di là della risposta immediata alle emergenze, solleva interrogativi più ampi sulla responsabilità collettiva nella salvaguardia dei simboli identitari e dei luoghi che incarnano la storia e la fede di un territorio.