Mario Eutizia, l’uomo di 48 anni attualmente detenuto a Santa Maria Capua Vetere con l’accusa di omicidio plurimo, ha sostenuto di aver compiuto gli omicidi per compassione e pietà nei confronti di quattro anziani gravemente malati che assisteva come badante. Nonostante ciò, non ha fornito ulteriori dettagli su tali episodi né ha menzionato altri casi simili tra i circa trenta anziani che ha curato in un arco di dieci anni. Durante l’udienza di convalida del fermo davanti al giudice Alessandra Grammatica, Eutizia si è presentato visibilmente provato fisicamente a causa della sua condizione di salute precaria. La sua difesa si è concentrata sulle motivazioni profonde che lo hanno spinto ad agire in modo così estremo, sottolineando il contesto emotivo e psicologico in cui si trovava al momento dei fatti. Resta ora da chiarire se la clemenza invocata da Eutizia possa essere sufficiente a giustificare le sue azioni agli occhi della legge e della società.
“Compassione e pietà: le motivazioni di Mario Eutizia per gli omicidi sui malati”
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