26 agosto 2024 – 07:45
La città risuona di tensione e fervore, il popolo granata si prepara per una giornata che si preannuncia densa di significati. Sui social network e nelle chat impazzano i messaggi dei tifosi provenienti da ogni angolo d’Italia, pronti a riversare la propria passione in un’unica direzione. Oggi è il giorno della protesta, un momento cruciale che si consuma tra le mura dello stadio Grande Torino. Alle 18:30 la squadra guidata da Paolo Vanoli farà il suo esordio casalingo in questa stagione, ma l’attenzione è tutta concentrata sulle voci di dissenso che si alzano tra i sostenitori del club.Il diritto del tifoso di difendere i valori della propria squadra è sacrosanto, come sottolineato dallo stesso allenatore durante la conferenza stampa tenutasi ieri. La protesta dei tifosi è già iniziata alle 14:30 e si temono possibili scontri all’interno e fuori dall’impianto sportivo. Le ragioni della contestazione sono chiare: la cessione dell’esterno Raoul Bellanova all’Atalanta ha scatenato la rabbia dei tifosi granata, che vedono nella gestione del presidente Urbano Cairo un motivo di profonda insoddisfazione.Il clima è carico di tensione anche a causa delle storiche rivalità tra le curve del Torino e dell’Atalanta, due fazioni che non hanno mai trovato un terreno comune su cui confrontarsi pacificamente. Mentre la base concorda sulle motivazioni della protesta, emergono divisioni sulle modalità con cui esprimere il proprio dissenso nei confronti del presidente Cairo.Il corteo dei gruppi della curva Maratona partirà dal Filadelfia alle 14:30 in direzione dello stadio Grande Torino, con migliaia di tifosi provenienti da ogni parte d’Italia pronti a dare voce alla propria indignazione. L’appello alla pacificità è stato lanciato dai promotori dell’iniziativa, consapevoli dell’importanza di ottenere visibilità mediatica senza ricorrere alla violenza.Tuttavia, l’allerta rimane alta a causa delle tensioni pregresse con la tifoseria dell’Atalanta, culminate in episodi violenti nel recente passato. Il ricordo degli scontri avvenuti nel 2016 durante le Final Eight della Primavera a Modena è ancora vivo nella memoria collettiva, segnando un capitolo oscuro nelle relazioni tra le due fazioni calcistiche.