Le Giornate del Romanico in Sardegna: Un Viaggio nell’Anima dell’IsolaIl 4 al 26 ottobre, la Sardegna si veste di storia e spiritualità con l’edizione 2024 delle Giornate del Romanico, un evento di portata nazionale coordinato dalla Fondazione Sardegna Isola del Romanico, presieduta da Antonello Figus, e inserito nel circuito “Italia Romanica”.
Un’occasione imperdibile per immergersi nel cuore del patrimonio architettonico romanico sardo, con ben settantacinque chiese aperte al pubblico in un percorso che abbraccia settanta comuni, ampliando l’esperienza di viaggio con concerti suggestivi a lume di candela, stimolanti convegni e laboratori didattici.
Ma le Giornate del Romanico sono molto più di una semplice apertura di chiese.
Sono un’immersione profonda nella cultura, nelle tradizioni e nell’identità sarda, un vero e proprio viaggio nell’anima dell’isola.
L’iniziativa si configura come una rete diffusa di iniziative, un mosaico di eventi che coinvolge attivamente le comunità locali, le diocesi e le parrocchie, che offrono un caloroso benvenuto ai visitatori.
Quest’anno, l’evento si arricchisce ulteriormente con l’illustrazione in Consiglio Regionale di una proposta di legge volta alla tutela del prezioso patrimonio monumentale romanico, un segno tangibile dell’importanza riconosciuta a questo tesoro storico e artistico.
L’ampia partecipazione dei comuni testimonia l’importanza strategica di questo evento per la promozione turistica e culturale del territorio.
Il programma è un invito all’esplorazione multisensoriale.
Ad Ittiri, i profumi e le conoscenze millenarie delle erbe officinali si rivelano in un laboratorio esperienziale.
A Usini, la passeggiata tra gli ulivi secolari racconta storie di resilienza e continuità.
A Gesico, un percorso gastronomico celebra i sapori autentici della cucina sarda, mentre a Zeddiani l’arte pittorica romanica prende vita.
A Cossoine, le mani abili tramandano la sapienza della tessitura e dell’intreccio, a Bultei la memoria affonda le radici nelle vestigia delle antiche terme romane.
A Sardara, l’area archeologica di Sant’Anastasia svela i segreti del passato, a Silanus la poesia cantata e l’arte della tessitura si fondono in un’armonia suggestiva.
L’itinerario si snoda attraverso un territorio ricco di sorprese: Masullas accoglie con il GeoMuseo del Monte Arci, Guasila con una vibrante rievocazione di un campo medievale, il Sinis con un percorso che unisce la sacralità della chiesa di San Giovanni alla maestosità di Tharros.
A Solarussa, un’occasione per degustare la Vernaccia, mentre Ottana, Orotelli e Aritzo aprono le porte ai loro musei, ai laboratori di maschere tradizionali e all’arte del torrone.
Per chi desidera un’esperienza più immersiva, le “Locande del Romanico” offrono un’accoglienza diffusa, un modo per vivere il territorio da vicino, assaporandone l’autenticità e la generosità.
Le Giornate del Romanico non sono solo un evento, ma un’opportunità unica per scoprire la Sardegna più vera, un luogo dove la storia, la fede e la cultura si fondono in un’esperienza indimenticabile.






