La sfida imminente contro il Sassuolo si prefigura come un banco di prova cruciale per l’Udinese, squadra che ha saputo ritagliarsi un posto di rilievo nel panorama calcistico italiano dopo una stagione di B impeccabile.
Kosta Runjaic, navigato tecnico dei bianconeri friulani, sottolinea la complessità di affrontare una neopromossa desiderosa di accumulare punti vitali, evidenziando come queste compagini siano spesso in grado di mettere in difficoltà avversari più blasonati.
La preparazione tattica dell’Udinese è però gravata da un’emergenza offensiva inattesa.
L’assenza di Iker Bravo, impegnato con la sua nazionale al Mondiale, si aggiunge all’infortunio subito da Beto Buksa, costretto ad un intervento chirurgico a seguito di una frattura facciale rimediata durante l’incontro con il Palermo.
Questa situazione impone scelte ardite e la necessità di adattare il sistema di gioco, esplorando diverse soluzioni per sopperire alla mancanza di referenze di peso in avanti.
Runjaic non esclude la possibilità di variare schematicamente, suggerendo la potenziale introduzione di giocatori in grado di interpretare ruoli chiave in zone di campo inedite.
Nicolò Zaniolo, pur mostrando incoraggianti segnali di crescita, non può essere considerato una “nove” pura come Bayo, anch’egli indisponibile.
L’opportunità potrebbe quindi ricadere su altri elementi della rosa, come Gueye, il quale ha già dimostrato di possedere una buona comprensione dei movimenti tattici.
Il centrocampo friulano si presenta con una situazione simile: Lovric, pur in miglioramento, non vanta ancora la resistenza necessaria per sostenere un impegno di novanta minuti.
Miller, autore di una prestazione convincente in Coppa Italia, si candida come alternativa valida, mentre Piotrowski, giocatore di esperienza internazionale, è chiamato a fare la differenza fin da subito.
La concorrenza interna è agguerrita e di qualità, un fattore positivo che stimola la crescita collettiva e rende più complessa la scelta dell’undici iniziale.
Zarraga, infine, rappresenta un elemento di sicuro affidamento, capace di dare il suo contributo ogni volta che gli viene concessa l’opportunità, complicando ulteriormente il compito del tecnico.
In vista del match, Runjaic evita di svelare le intenzioni tattiche della squadra, ribadendo l’importanza di evitare errori banali contro un avversario di indubbia qualità.
La versatilità dell’Udinese, in grado di impostare il gioco con moduli sia difensivi che offensivi, offre al tecnico la flessibilità necessaria per rispondere alle strategie avversarie.
Il Sassuolo, noto per il suo 4-3-3, potrebbe quindi essere soggetto a una contromossa tattica da parte dei bianconeri, che non escludono la possibilità di una variazione di schema in corso d’opera, dimostrando la loro capacità di adattamento e la volontà di sorprendere l’avversario.
La partita si prospetta dunque come un crocevia cruciale, dove l’equilibrio tattico e la capacità di interpretare al meglio i propri ruoli saranno determinanti per la conquista di punti vitali.