27 agosto 2024 – 16:10
La regione della Valle d’Aosta si distingue per avere la più alta percentuale di comuni che applicano la tassa di soggiorno tra quelli che ne hanno il diritto: ben 59 su 74, pari quasi all’80% (79,7%) nel 2023. Questo dato emerge da un’analisi condotta dal Centro studi enti locali basata sui dati forniti da Mef, Banca d’Italia e Istat. Attualmente, l’imposta può essere istituita dai capoluoghi di provincia e dai comuni inclusi negli elenchi regionali delle località turistiche o delle città d’arte, nonché da quelli con sede giuridica nelle isole minori o in prossimità di esse. Un rapporto della Banca d’Italia del 2018 ha identificato ben 5.730 comuni appartenenti a queste categorie, corrispondenti al 70% del totale nazionale.Tuttavia, solo il 22% di questi comuni (1.268) ha effettivamente applicato la tassa nel 2023, forse per timore che possa scoraggiare i turisti. È comunque interessante notare come il numero di comuni che adottano questa imposta sia in costante aumento rispetto agli anni precedenti: nel 2022 erano 1.143, nel 2021 erano 1.059, nel 2020 erano 1.046 e nel 2019 erano 1.003. Curiosamente, il Molise è risultato essere l’unica regione “tourist tax free” nel corso del 2023.