sabato 27 Settembre 2025
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Marche: Elezioni Regionali, il Futuro in Voto

Le Marche si apprestano a decidere il proprio futuro attraverso le elezioni regionali del 28 e 29 settembre, un momento cruciale per delineare la traiettoria di sviluppo e il posizionamento strategico della regione.
Il presidente uscente, Francesco Acquaroli, candidato alla riconferma, presenta la sua visione come un netto cambio di paradigma rispetto a gestioni pregresse, caratterizzate da una progressiva erosione del sistema sanitario e da un isolamento infrastrutturale che ha penalizzato la crescita economica e la competitività.

L’amministrazione in carica si propone di superare l’eredità di scelte prioritarie discutibili, che hanno portato a un depauperamento dei servizi essenziali e a un rallentamento degli investimenti strategici.
La campagna elettorale, culminata a Potenza Picena, è stata un’occasione per sottolineare come l’approccio attuale rappresenti una cesura rispetto al passato, con l’obiettivo di riaffermare le Marche come attore rilevante a livello nazionale e internazionale.
Il fulcro della strategia regionale risiede in un’inversione di tendenza su due fronti cruciali: la sanità e le infrastrutture.
In ambito sanitario, l’impegno si concentra sulla creazione di strutture sanitarie territoriali efficienti e integrate, capaci di valorizzare le risorse locali e di garantire un’offerta di servizi di prossimità, accessibili e personalizzate.
L’incremento della capacità di erogazione di prestazioni del 15% in cinque anni testimonia i primi risultati di questa nuova filosofia, con la prospettiva di risultati ancora più significativi nel futuro.
Parallelamente, si è posto un’attenzione particolare alla risoluzione delle criticità infrastrutturali che hanno storicamente limitato la mobilità e la connettività della regione.
Il superamento di queste barriere rappresenta un tassello fondamentale per favorire lo sviluppo economico, attrarre investimenti e migliorare la qualità della vita dei cittadini.

L’evento a Potenza Picena ha visto la partecipazione di esponenti di spicco del centrodestra, tra cui il ministro Francesco Lollobrigida, il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e altri rappresentanti istituzionali, a testimonianza del sostegno a livello nazionale per la candidatura di Acquaroli.

L’appello finale rivolto agli elettori è chiaro: la scelta che si presenta è tra chi ha perpetuato un modello di sviluppo insostenibile, caratterizzato da scelte miopi e dalla rinuncia a investire nel futuro, e chi, al contrario, ha dimostrato la capacità di agire in modo proattivo, mettendo al centro le esigenze dei cittadini e puntando a una crescita equilibrata e duratura.
Si tratta di un voto che determinerà se le Marche continueranno il percorso di riscatto avviato, riconquistando il ruolo di regione motore all’interno del tessuto economico italiano ed europeo, oppure se si assumeranno nuovamente il peso di un passato di scelte controverse e di opportunità perdute.

Il voto popolare, dunque, rappresenta un atto di responsabilità verso le future generazioni e la possibilità di costruire un futuro più prospero e inclusivo per la comunità marchigiana.

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