29 agosto 2024 – 05:45
L’incidente che ha coinvolto cinque operai della Sigifer a Brandizzo un anno fa ha scosso profondamente l’opinione pubblica. Le indagini condotte dai pm hanno portato alla luce una serie di negligenze e comportamenti irresponsabili da parte dei vertici aziendali, tra cui il caposquadra Antonio Massa. Si ipotizza che Massa abbia autorizzato i lavori sui binari senza interrompere la linea, nonostante fosse consapevole del passaggio imminente di un convoglio regionale. La distrazione causata dall’uso dello smartphone potrebbe aver contribuito all’incidente.La procura di Ivrea sta conducendo un’indagine approfondita su questo caso e ha richiesto una proroga di sei mesi per completare le verifiche necessarie. I familiari delle vittime attendono con ansia giustizia e tempestività nelle indagini per fare luce sulla tragica vicenda.Oltre ad Antonio Massa, sono coinvolti nell’inchiesta diversi dirigenti e responsabili dell’azienda, tra cui Andrea Girardin Gibin, caposquadra della Sigifer; Franco Sirianni, direttore generale; Simona e Daniele Sirianni; Cristian Geraci, direttore tecnico; Gaetano Pitisci e Andrea Bregolato di Rfi. In particolare, Pitisci è accusato di aver concesso una “deroga implicita” per accelerare i tempi di manutenzione a discapito della sicurezza sul cantiere. Bregolato, invece, è sotto accusa per la gestione degli appalti e il coordinamento della sicurezza sul luogo di lavoro.Questa vicenda mette in luce l’importanza della sicurezza sul lavoro e la responsabilità delle aziende nel garantire condizioni adeguate per i propri dipendenti. È fondamentale che situazioni simili non si ripetano in futuro e che vengano adottate misure rigorose per prevenire incidenti simili.
